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Aviatori di Grosseto e Pisa in Alaska per una maxi esercitazione della Nato: «Addestramento estremamente realistico»

di Danilo Renzullo
Aviatori di Grosseto e Pisa in Alaska per una maxi esercitazione della Nato: «Addestramento estremamente realistico»

Coinvolti Stati Uniti, Italia e Paesi Bassi: 100 velivoli e oltre mille militari

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PISA. Da Grosseto e Pisa fino ai cieli polari dell’Alaska per partecipare a quella che è una delle più grandi – ed importanti – esercitazioni aeree congiunte tra Paesi della Nato.

Sono atterrati la scorsa settimana nella base aerea statunitense di Eielson in Alaska, gli Eurofighter Typhoon F-2000 del 4° stormo di Grosseto che fino al prossimo 3 maggio parteciperanno alla “Red flag Alaska 24-1”, «esercitazione estremamente realistica nella quale i piloti consolidano le capacità d’impiego dei sistemi d’arma in dotazione e la validità delle rispettive tattiche», attraverso «l’organizzazione ed il coordinamento tra un elevato numero di velivoli, potenziando la capacità di operare congiuntamente con altri reparti in scenari operativi moderni, connotati da alta imprevedibilità e complessità e in un’area geografica lontana dalla madrepatria caratterizzata da un clima particolarmente rigido», spiega l’Aeronautica militare.

All’esercitazione partecipano Italia e Stati Uniti con assetti aerei e di terra e i Paesi Bassi con solo assetti aerei per un totale di più di cento velivoli militari e oltre mille militari.

L’Italia partecipa con sei Eurofighter Typhoon F-2000 del 4° Stormo di Grosseto, del 36° Stormo di Gioia del Colle, del 37° Stormo di Trapani e del 51° Stormo di Istrana, con sei caccia F-35 partiti dal 6° Stormo di Ghedi e dal 32° Stormo di Amendola, un G-550 Caew (un sistema multi-sensore con funzioni di sorveglianza aerea, comando, controllo e comunicazioni) e un Boeing Kc-767A del 14° Stormo di Pratica di Mare. I velivoli saranno impiegati in uno spazio aereo molto vasto dedicato ad operazioni militari per un’area totale di oltre 67mila miglia quadrate (equivalenti a circa 174mila chilometri quadrati) che consente a tutti i partecipanti di operare e sperimentare ogni sistema d’arma senza limitazioni.

La trasvolata degli assetti italiani partecipanti all’esercitazione è stata accompagnata e supportata da tre C-130J della 46esima Brigata Aerea di Pisa. «La Red Flag Alaska si configura come uno degli scenari più realistici al mondo nello sviluppare l’integrazione e la sinergia degli assetti aerei presenti, per lo svolgimento di operazioni aeree complesse – spiega ancora l’Aeronautica –. I velivoli caccia italiani presenti a Eielson effettueranno sia missioni di penetrazione in territorio avversario (le cosiddette missioni di “air interdiction”, ndr), che missioni di supporto alle forze di terra, oltre a cooperare nelle missioni per il recupero di personale in territorio ostile. Si tratta di un contesto esercitativo definito non a caso “complesso” per via dell’elevato numero di velivoli che vi prendono parte e dello scenario di crisi riprodotto». 


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