Fi-Pi-Li, Toscana Strade e pedaggi: la Regione accelera. Giani: «Tutti i cantieri con nuove corsie»
Giani e Baccelli rilanciano il progetto durante la visita ai lavori in corso nel Fiorentino
SCANDICCI. Approfittare di ogni occasione fornita dagli interventi sulla Fi-Pi-Li per allargare la strada creando corsie d’emergenza o addirittura una terza corsia: questo il modello che la Regione vuole rendere stabile dopo averlo applicato sul cantiere in corso nel tratto fiorentino. Un progetto che richiede l’impiego di risorse che il presidente Giani intende trovare procedendo col progetto di costituire sulla costituzione di “Toscana strade”, senza ripensamenti sul capitolo pedaggi.
Dopo l’ennesima giornata di passione, causata ancora da incidenti nel tratto pisano, la richiesta di ampliare gli spazi sulla Fi-Pi-Li si fa sempre più pressante, così la giunta regionale ha pensato di usare l’intervento in programma nel tratto tra i Comuni di Firenze, Scandicci e Lastra a Signa per sperimentare il modello da esportare altrove. L’operazione, dal costo di 3. 800. 000 euro, interamente finanziati dalla Regione, prevede il rifacimento del manto a bassa emissione sonora su entrambe le carreggiate, per circa un chilometro e 250 metri. Previsto poi, in direzione “mare”, l’ampliamento della banchina di destra, col rifacimento dei tratti di barriera acustica. Tra i vantaggi quello di non dover chiudere alcuna corsia durante i lavori e il fatto che la banchina in destra garantirà un maggior agio per i veicoli nel caso di emergenza. Il nuovo assetto, con barriere arretrate e banchina più larga, non impedirà eventuali futuri allargamenti.
«È un progetto pilota per quello che ci attendiamo con la realizzazione di Toscana strade – precisa l’assessore alle infrastrutture Stefano Baccelli, in visita al cantiere col presidente Eugenio Giani – cioè sfruttare qualsiasi intervento sulla Fi-Pi-Li come occasione di allargamento. In questo caso c’è anche la predisposizione per l’ipotesi di terza corsia. Sarà il prototipo del futuro della Fi-Pi-Li». Per quanto riguarda l’individuazione dei tratti su cui operare l’assessore spiega: «Abbiamo iniziato a fare rilievi e verifiche, ma il cronoprogramma degli allargamenti sarà la missione di Toscana strade».
La Regione spinge sull’acceleratore: «Abbiamo presentato in consiglio a settembre lo statuto e l’atto convenzionale – fa il punto il presidente Giani – Vorrei vedere gli atti approvati prima dell’estate e all’inizio dell’anno prossimo la presa in carico dell’opera». Una volta entrata in attività Toscana strade vedrà tra i primi nodi da affrontare il tratto pisano: «Ritengo che quello sia il tratto – evidenzia il governatore – dove è possibile non limitarsi a fare la corsia di emergenza ma la terza corsia, perché soprattutto da Pontedera-Ponsacco al bivio che biforca Pisa e Livorno, c’è lo spazio per allargarsi. La terza corsia eviterebbe quelle file che sono strutturali. È il tratto prioritario per quando attiveremo Toscana strade. Oggi significherebbe investire 30-40 milioni, una richiesta che non riusciamo a soddisfare». Per questo la Regione non intende fare passi indietro sulla questione del pedaggio.
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