Capalbio, operaio muore mentre è al lavoro: chi è la vittima
Era un dipendente di Sei Toscana, il cordoglio dell’azienda e dei colleghi: «Un professionista competente»
CAPALBIO. Stava effettuando il servizio di svuotamento dei cassonetti con il camion di Sei Toscana quando si è sentito male. Si trovava nella zona del Chiarone. Mancava poco alle 13 del 31 ottobre. Dei passanti hanno visto che qualcosa non andava, si sono fermati e hanno chiamato i soccorsi. Per Gianni Balocchi, 64 anni, però, non c’era più nulla da fare. Sul posto l’elisoccorso Pegaso, l’ambulanza della Croce Rossa di Capalbio, cinque agenti della polizia municipale di Capalbio compreso il comandante Roberto Cerulli. Ogni manovra di rianimazione è risultata vana.
Il cordoglio
Gianni era originario di Manciano, dove abitava. Un uomo riservato, ex autista di camion. La notizia della morte improvvisa di Gianni che l’anno prossimo sarebbe andato in pensione, ha colpito tutti compresi i colleghi dell’uomo. «Gianni era una brava persona – dice Luca Girelli, un suo collega di lavoro – con lui avevo condiviso lo stesso passato da ex camionista e spesso parlavamo di questo. La prima volta che lo avevo visto mi era sembrato di vedere Arnold Schwarzenegger e per questo lo salutavo dicendo “ciao Omone”. Mi dispiace veramente molto. Era una persona sulla quale poter contare».
La nota
Anche Sei Toscana ha espresso profondo cordoglio. «La notizia ha colpito duramente l’intera azienda, che si stringe intorno alla sua famiglia e ai suoi cari in questo momento di grande sofferenza. L’episodio – spiega Sei – si è verificato mentre il dipendente era impegnato nelle consuete attività di raccolta rifiuti. Sei Toscana esprime le più sentite condoglianze alla famiglia, ai conoscenti ed ai colleghi dell’operatore, un professionista stimato e rispettato da tutta l’azienda. La società resterà a completa disposizione delle autorità per gli accertamenti necessari a comprendere la dinamica dell’accaduto». «Era una persona di grande valore, un professionista competente e dedito al proprio lavoro che ha sempre svolto con passione, serietà e rispetto – dice il presidente di Sei Toscana, Alessandro Fabbrini –. La sua presenza, la sua gentilezza e il suo impegno hanno arricchito profondamente il nostro ambiente di lavoro e lasciato un segno profondo nei cuori di tutti coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerlo e di lavorare al suo fianco».