Sara Buratin, chi era la 41enne uccisa a coltellate: lo sport, la figlia e il ricordo della sindaca
Il corpo senza vita trovato dalla madre a pochi metri dalla sua abitazione in un paesino della provincia di Padova. «Sara era molto conosciuta, la vedevamo tutti durante le sue passeggiate all’aria aperta»
PADOVA. Le foto con la figlia 15enne sui social, al mare. Insieme, sorridenti. Unite. E poi la passione per la palestra, per lo sport, per l’aria aperta e la natura. Il sorriso di una mamma felice. Tutto cancellato per sempre da una serie di coltellate che nel pomeriggio di martedì 27 febbraio hanno ucciso Sara Buratin, 41 anni. Avrebbe festeggiato il compleanno il 4 aprile. A trovare il corpo in una pozza di sangue è stata la madre, che ha avvertito le forze dell’ordine prima di essere colta da un malore. Sara è morta nel cortile fuori dall’abitazione della mamma. E ora c'è il sospetto che a ucciderla sia stato il marito, 39 anni, Alberto Pittarello, ricercato dalle forze dell’ordine. Il coltello con cui con ogni probabilità è stata uccisa la donna è stato subito ritrovato a pochi metri dal cadavere. Un delitto che arriva a poche ore da quello di Fornaci di Barga, in provincia di Lucca: qui ad essere uccisa dal marito una donna di 51 anni.
Chi era Sara e i segni sul cadavere
Una, due, tre e ancora altre. Sono molteplici le ferite da accoltellamento sul corpo di Sara. La prima ad assistere alla scena tremenda è stata la madre. Il ritrovamento in viale Italia, a Bovolenta, un paesino della provincia di Padova. La tragedia è avvenuta non distante dalla locale caserma dei carabinieri. A Bovolenta, dove abitano circa 1.500 persone, la conoscevano tutti. Sara, che lavorava in uno studio dentistico, era solita concedersi lunghe passeggiate, pronta a salutare con quell’espressione solare le persone che incontrava per strada. Mentre Sara veniva uccisa la figlia si trovava a scuola.
Il ricordo della sindaca
La sindaca di Bovolenta, Anna Pittarello, ricorda Sara Buratin parlando a La Repubblica. «Era una ragazza solare. La vedevo spesso mentre faceva sport o quando passeggiava insieme alla figlia. Il paese è piccolo, siamo appena 1.500 abitanti, ci conosciamo tutti». Sull’uomo con cui viveva la vittima, che Pittarello non è in grado di dire se fosse il compagno o il marito, non sa molto. «Non ci sono mai state segnalazioni, mai un sentore. Ma ancora non si sa nulla, dovranno approfondire gli inquirenti», precisa a Repubblica. «Sono notizie che lasciano senza fiato» aggiunge.