Come Mina nessuna nessuna: gli 85 anni di un’icona e quell’ultimo live in Versilia
La grande cantante ha fatto la storia della musica pop italiana: ha legato il suo nome (anche) alla Toscana
Icona della musica e della storia della tv, mito nazionale di fama mondiale, leggenda vivente nonostante la scelta di mezzo secolo fa di rendersi invisibile agli occhi del pubblico, Mina festeggia oggi – 25 marzo – 85 anni. All’anagrafe Mina Anna Maria Mazzini, soprannominata la “Tigre di Cremona” ma nata a Busto Arsizio (Varese) il 25 marzo 1940, nel corso della sua carriera, iniziata alla fine degli anni ’50, ha interpretato più di 1. 500 brani, incluse pietre miliari della canzone italiana come “Mille bolle blu”, “Tintarella di Luna”, “Parole, parole, parole”, “Se telefonando”, “Amor mio” e “Grande grande grande”.
Artista sempre moderna ed eclettica, con doti canore straordinarie che l’hanno portata a cantare in diverse lingue, tra cui l’inglese, il francese, lo spagnolo, il tedesco e il giapponese, Mina ha interpretato generi che spaziano dalla canzone napoletana alla musica classica, dalle cover dei Beatles alle sperimentazioni nel jazz.
L’ultimo concerto
Mina non appare in pubblico dall’ultimo concerto dal vivo tenuto il 23 agosto 1978 al teatro tenda “Bussoladomani” a Lido di Camaiore, nella sua amata Versilia, ma questo ha unicamente contribuito ad alimentarne la leggenda. La prima e l’ultima volta di Mina su un palco vanno in scena in terra di Versilia nel nome di Sergio Bernardini, l’anima e la sostanza della Bussola. E fu proprio alla Bussola di Focette, nel 1958, che una 18enne Anna Maria Mazzini debuttò senza timori e remore estendendo la sua vocalità, acerba, ma già straordinaria, con un brano, “Un’anima pura” che ridestò curiosità e stupore in una platea inizialmente disinteressata dall’esibizione di “quella ragazzina”. Quella stessa ragazzina, 20 anni dopo, a Bussoladomani, a Lido di Camaiore, intonò il suo ultimo concerto. Ultimo atto di amore di Mina nei confronti di Bernardini, della griffe della Bussola e di quella Versilia dove ha continuato, a lungo, a soggiornare, a “sospendersi”, in particolare durante la bassa stagione, sulla spiaggia.
La Versilia e la Toscana
Mina con la sua casa a Vittoria Apuana che con foulard in testa e modi silenti va a fare la spesa in paese, ma anche Mina che si defila all’albore dell’estate lungo la battigia ed è lì che la “trova” un fotoreporter di razza come Riccardo Dalle Luche. «Non riuscivo a credere ai miei occhi: uscì da casa da sola con la macchina. La seguii: arrivò sulla spiaggia di Forte. Prese una sedia dirigendosi verso la battigia dove c’era il suo uomo, Eugenio Quaini. Cominciai a scattare. In realtà con Mina io non ho mai parlato. Se non con lo sguardo quando ci siamo ritrovati una di fronte all’altro mentre scattavo le foto. Non mi ha mai detto niente, solo quello sguardo intenso. E tanto rispetto per il mio lavoro», il ricordo di Dalle Luche. Di Forte dei Marmi sono Matteo Mancini e Gianni Bindi che per Mina hanno composto alcune canzoni come “Buttare l’amore” cornice di supporto nei film di Ferzan Özpetek così come collabora con Mina anche il produttore e arrangiatore di Pietrasanta, Ugo Bongianni. Perché la Versilia, per Anna Maria Mazzini, resterà per sempre un luogo del cuore. Iconico e privilegiato.
Nel 2001 si è fatta riprendere eccezionalmente negli studi di registrazione della Pdu, la sua etichetta discografica, a Lugano, concedendo al pubblico uno sguardo sul suo processo creativo. Un evento che ha mostrato la padronanza della cantante anche dei più moderni mezzi di comunicazione: un video in streaming che ha registrato un picco di circa 20 milioni di persone connesse, risultando uno dei più seguiti di tutti i tempi in Italia. Sempre nel 2001, per i meriti artistici, Mina è stata insignita dell’onorificenza di Grande Ufficiale al Merito della Repubblica Italiana dall’allora presidente Carlo Azeglio Ciampi. Grazie agli oltre 150 milioni di dischi venduti in tutto il mondo è, a pari merito con l’amico di sempre Adriano Celentano, l’artista italiano dal maggior successo commerciale, e in assoluto l’artista femminile italiana con il maggior numero di vendite. Ad oggi, con 72 album in studio, 3 album dal vivo, 40 raccolte, 17 Ep, 5 colonne sonore, 6 album video e 145 singoli, di cui 24 entrati al numero uno, Mina è anche l’artista che detiene il record di presenze nelle classifiche italiane. Ha ricevuto riconoscimenti da alcuni dei più celebri musicisti internazionali, tra cui Frank Sinatra, che avrebbe voluto vederla esibirsi negli Stati Uniti, ma dove lei non si è mai recata per paura di volare, Michael Jackson e Louis Armstrong. Liza Minnelli l’ha definita “la più grande” e ha confessato che se fosse andata ad un suo concerto, sarebbe entrata nel backstage per chiederle un autografo.
L’icona
Icona non solo della musica ma anche della televisione, Mina è stata protagonista di alcuni dei programmi più celebri della storia della Rai, come “Canzonissima”, “Teatro 10”, “Senza Rete”, figurando in duetti diventati leggendari con Giorgio Gaber, Ugo Tognazzi, Vittorio De Sica, Totò, Giancarlo Giannini e Lelio Luttazzi, per citarne alcuni. Memorabili lo sketch insieme ad Alberto Sordi a “Studio Uno” nel 1966 e l’esibizione con Lucio Battisti a “Teatro 10” del 1972, da molti considerati gli otto minuti che hanno cambiato la musica italiana. Con Raffaella Carrà è stata la protagonista di “Milleluci”, varietà del sabato sera della Rai in bianco e nero. Se avesse voluto, Mina avrebbe potuto intraprendere anche una promettente carriera cinematografica. Federico Fellini le propose di recitare nel “Satyricon”; Francis Ford Coppola l’avrebbe voluta come protagonista femminile per “Il Padrino”, nel ruolo che fu poi affidato a Diane Keaton. Oggi alle 13.15 su Rai Storia – Rai Cultura ripropone una carrellata delle sue canzoni ed esibizioni.