In Toscana un maxi impianto da 32mila pannelli solari lungo l’Autostrada: il progetto e l’area individuata
La struttura in un’area di 19 ettari, previste anche coltivazioni agricole
ALTOPASCIO. Un impianto agrivoltaico con l’installazione di oltre 30mila pannelli solari sui terreni lungo l’A11 nel territorio di Altopascio con una propaggine in quello di Porcari di potenza nominale di 19972, 68 kWp e di immissione in rete pari a 17250 kW. È il progetto presentato agli uffici della Regione dalla società Rne 13 Srl di Milano, capitale sociale di 10mila euro, partecipata al cento per cento da Refeel New Energy Srl. Siamo nella fase della valutazione di impatto ambientale e l’ente regionale ha scritto a tutti i soggetti interessati all’operazione per segnalare osservazioni o eventuali criticità entro il 18 aprile.
Numeri
L’intervento copre un’area di circa 19 ettari, anche se solo 4.300mila metri quadrati di superficie fanno parte dell’impianto tra pannelli e strade di accesso in un contesto che i proponenti rappresentano come un grande investimento agricolo con un piano di coltivazioni all’interno delle quali ci sarà la produzione di energia elettrica. A livello tecnico oltre ai pannelli solari sarà installata una linea elettrica di trasmissione dell’energia generata tra i campi dell’impianto agrivoltaico e le cabine di consegna (da realizzare a Porcari) lunga circa 4, 1 km, costituita da tre elettrodotti interrati in MT a 15 kV, che si svilupperà prevalentemente lungo viabilità esistente, tra sterrato e no, sia nel comune di Altopascio che nel comune di Porcari. Sarà poi necessario allestire una linea elettrica di trasmissione dell’energia di collegamento tra le cabine di consegna e l’esistente cabina primaria di Porcari, in località Bernardini, costituita da tre elettrodotti interrati in MT a 15 kV.
Cavidotti e pannelli
Sfogliando le relazioni di libero accesso si legge che «l’impianto si compone di 32.214 moduli fotovoltaici bifacciali in silicio monocristallino, ad elevata efficienza, con vetri frontali temprati ad elevata trasparenza e dotati di rivestimento antiriflesso; la connessione avverrà mediante un cavidotto interrato di lunghezza pari a circa 4, 10 km, di media tensione pari a 15 kV che diparte dai sottocampi agrivoltaici fino alle tre cabine di consegna utente, di progetto nel comune di Porcari. Tramite un altro tratto di cavidotto, della lunghezza di circa 100 m, l’energia è conferita alla esistente cabina primaria “Porcari” di E-Distribuzione Spa».
Energia e agricoltura
Quello che la società energetica (Marco Vedaschi presidente del Cda; Matteo Donati consigliere, ndr) vuole realizzare è un impianto per la produzione di energia in un contesto di campagna a due passi dall’autostrada in cui avrà un ruolo anche l’agricoltura. «La componente fotovoltaica verrà integrata da un progetto agricolo – si legge nella documentazione – che prevede che le aree in disponibilità siano condotte secondo un piano complesso che vede la coesistenza di seminativi asciutti in rotazione triennale, prati permanenti poliennali e aree agricole residuali gestite a wildflower».
Le aree sensibili
Negli studi presentati dal privato, il progetto e il tracciato previsto per il posizionamento del cavidotto di connessione alle cabine, «non interferiscono con siti Rete Natura 2000». Quelli più vicino sono: ex alveo del lago di Bientina, localizzato a circa 1, 4 km in direzione sud; lago di Sibolla localizzato a circa 3, 9 km in direzione est; Cerbaie localizzato a circa 4, 6km in direzione sud-est; Monte Pisano localizzato a circa 6, 8km in direzione sud-ovest; bonifica della Gherardesca localizzata a circa 4, 3km in direzione sud-ovest; Padule di Fucecchio localizzato a circa 8, 8km in direzione estl
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