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Giro d'Italia 2025, ci sarà una cronometro in Toscana: le città interessate

di Luca Cinotti
Giro d'Italia 2025, ci sarà una cronometro in Toscana: le città interessate

Sarà una suggestiva tappa dell’edizione 2025 della Corsa Rosa. Manca l’ufficialità ma dai due Comuni filtra cauto ottimismo

17 ottobre 2024
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Lucca e Pisa, Pisa e Lucca. Città “sorelle” per dimensioni, patrimonio artistico, appeal turistico. Eppure, città “coltelle” per una rivalità che affonda nel Medioevo, con il tradimento che ad Ugolino costò la vita e i tormenti nell’inferno dantesco, là dove si cita il monte «per che i Pisani veder Lucca non ponno». Proprio quelle alture che la prossima primavera uniranno piuttosto che separare le due città che saranno partenza (Lucca) e arrivo (Pisa) di una tappa del Giro d’Italia di ciclismo edizione 2025.

Nessuno parla ufficialmente, visto che il sigillo di Rcs (organizzatore della corsa rosa) arriverà soltanto il 12 novembre quando verrà reso noto il tracciato. Ma le voci da una parte e dall’altra dei Monti Pisani danno per probabile (e qualcosa di più) una tappa a cronometro che rappresenterebbe anche una formidabile occasione di promozione per entrambe le città, con la suggestione di un percorso tra le Mura e la Torre pendente. Da Palazzo Gambacorti (sede del Comune di Pisa) e Palazzo Orsetti (municipio lucchese) le bocche sono cucite anche per scaramanzia: sono tante le città in lizza per ospitare una partenza o un arrivo di tappa e lo sgambetto può essere in agguato fino all’ultimo momento. Ma se tutto andrà come sperato la Toscana tornerà a essere protagonista in quella che probabilmente sarà la prima settimana del Giro d’Italia. Le indiscrezioni parlano infatti di una partenza al di là dell’Adriatico, in Albania per poi rientrare in Puglia e risalire lo stivale verso nord, per arrivare alla tappa (o alle tappe) toscane. Assodato pare che quella tra Lucca e Pisa sarà la prima cronometro in programma, fondamentale passaggio per individuare i favoriti a indossare la maglia rosa fino alla fine.

Entrambe le città da tempo sono più che interessate alla corsa rosa. Lucca ha ospitato lo scorso maggio un arrivo di tappa dopo 39 anni (nel 1985 ci fu l’ultima tappa): ad aggiudicarsela davanti alle Mura, in corrispondenza del palco del Summer Festival, il francese Benjamin Thomas.

Per Pisa si deve andare più indietro nel tempo. L’ultimo arrivo – sotto la Torre – fu quello del 1980 con la cronometro Pontedera-Pisa vinta dal danese Jorgen Marcussen, mentre il giorno precedente Dante Morandi si era aggiudicato la tappa da Parma a Marina di Pisa. Nel 2006, invece, c’era stata un’altra cronometro con passaggio in piazza dei Miracoli, la Pontedera-Pisa-Pontedera vinta dal tedesco Jan Ullrich poi squalificato per doping, con l’alloro andato a Ivan Basso. Da quel momento solo passaggi di tappa – l’ultimo proprio l’anno scorso. Il Comune di Pisa aveva presentato lo scorso anno la sua candidatura, con l’obiettivo di essere scelta per l’edizione 2024 o quella del 2025. Da parte lucchese, invece, l’ottima riuscita dell’arrivo dello scorso anno ha convinto gli amministratori a immaginare un bis a distanza di 12 mesi. Un’equazione che potrebbe aver trovato la logica soluzione in una tappa che unisca le due città.

Vista la cortina di riservatezza sulla vicenda è quasi impossibile conoscere nel dettaglio il tracciato. Si può però ipotizzare che trattandosi di una cronometro individuale l’arrivo possa essere in zona duomo, altrimenti inaccessibile in caso di arrivo di gruppo. Per la stessa ragione è immaginabile anche una partenza dall’interno del centro storico di Lucca. La strada scelta poi dovrebbe essere quella che passa da San Giuliano e dallo storico “Foro”, cioè la galleria sotto i Monti Pisani.

Al di là dall’aspetto tecnico c’è da considerare quello promozionale. Perché è vero che ospitare una tappa è costoso: l’anno scorso il Comune di Lucca ha pagato a Rcs per organizzazione e promozione ben 305mila euro (in parte coperti dai fondi per le celebrazioni pucciniane e da sponsor privati). D’altra parte, però, c’è il ritorno in termini di immagine garantito dalle riprese tv trasmesse in tutto il mondo. E che in caso di una tappa a cronometro si moltiplica, visto che le telecamere insistono a più riprese sulle stesse zone. Un introito difficile da quantificare, ma certo non irrisorio. E che a città che vivono (anche) di turismo come le due “sorelle coltelle” Lucca e Pisa non può che far gola.

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