Firenze, neonato azzannato dal cane di famiglia: le condizioni, il destino dell’animale e il ruolo dei genitori
Dopo l’intervento d’urgenza la prognosi rimane riservata. La procura indaga su come sia potuto succedere
FIRENZE. L’attesa dopo l’operazione: è questa la terribile situazione che devono affrontare i genitori del bimbo di 15 giorni azzannato dal cane di famiglia in casa in un condominio di Novoli. Sono i medici del Meyer a fare il punto nella situazione il giorno dopo l’aggressione: “Le condizioni del bambino sono stabili e la prognosi resta riservata. Nei prossimi giorni sono previsti ulteriori accertamenti per valutare le condizioni del piccolo”. Il caso è in mano alla Procura, ma le questioni aperte sono due: come sarà valutata la posizione dei genitori e se si deciderà di abbattere il cane.
Cos’è successo
Il piccolo, che era in casa coi genitori, è stato morso alla testa dal cane di famiglia (uno staffordshire bull terrier) al settimo piano di un condominio di via Franchetti, è arrivato all’ospedale pediatrico Meyer in codice rosso ed è stato immediatamente operato sottoposto a un intervento chirurgico che ha scongiurato il peggio: in serata l’ospedale ha fatto sapere che la prognosi resta riservata, ma il bambino non sarebbe in immediato pericolo di vita. Il piccolo era in casa dei nonni materni, dove la madre del piccolo si trova per farsi dare una mano nel primo periodo post-parto.
Le indagini: il ruolo dei genitori e il destino del cane
Dopo la corsa dell’ambulanza in ospedale nella casa di via Franchetti è arrivata la polizia che ha interrogato le persone presenti a lungo. Si valuta la posizione dei genitori e le loro eventuali responsabilità nell’accaduto, valutando ipotesi di negligenza. E ci sarà anche da capire quale sarà il destino del cane dopo l’aggressione.