Il Tirreno

ROMA. Peggiorano le condizioni di Papa Francesco. Bergoglio ha avuto una crisi respiratoria nella giornata di sabato 22 febbraio e si è reso necessario l’utilizzo dell’ossigeno per garantire la respirazione.

La nota

Parla di «condizioni critiche» l’aggiornamento ufficiale del Vaticano. Papa Francesco è ricoverato all’ospedale Gemelli di Roma dal 14 febbraio per una polmonite bilaterale. «Le condizioni del Santo Padre continuano a essere critiche, pertanto, come spiegato ieri (venerdì 21 febbraio, ndr), il Papa non è fuori pericolo. Questa mattina Papa Francesco ha presentato una crisi respiratoria asmatiforme di entità prolungata nel tempo, che ha richiesto anche l'applicazione di ossigeno ad alti flussi», si legge nella comunicazione ufficiale. «Gli esami del sangue odierni hanno inoltre evidenziato una piastrinopenia, associata a un'anemia, che ha richiesto la somministrazione di emotrasfusioni. Il Santo Padre continua a essere vigile e ha trascorso la giornata in poltrona anche se più sofferente rispetto a ieri (venerdì 21 marzo, ndr)», aggiunge il Vaticano.

Pregliasco: «Bollettino preoccupante»

Il bollettino medico della sera di sabato 22 febbraio di Papa Francesco, dice all'Adnkronos Salute il virologo Fabrizio Pregliasco, «mette in luce un percorso non piacevole che evidenzia le difficoltà di reazione del paziente alla terapia. E ci preoccupa un po’, soprattutto perché non c'è solo la polmonite, da quello che ci viene riferito, ma anche questi problemi di bronchite asmatica di cui già soffriva e che in questo momento non aiutano a migliorare le condizioni del polmone».

Il cardinale

«Guardiamo con speranza a questa situazione, continuiamo ad avere fiducia. Il Papa ha la tempra robusta e la preghiera di tanti sorregge lui ma anche i medici e il personale. È curato, è accudito, speriamo possa uscire da questa situazione critica». Lo ha detto a Tg2 Post il cardinale Mauro Gambetti, arciprete della Basilica di San Pietro.