Il Tirreno

Prato

L’inchiesta

Prato, accusato di aver abusato di due donne disabili ammette le sue responsabilità e resta in carcere

di Paolo Nencioni

	Gli atti sessuali sono stati ripresi da una telecamera installata contro chi smaltisce illegalmente i rifiuti
Gli atti sessuali sono stati ripresi da una telecamera installata contro chi smaltisce illegalmente i rifiuti

Interrogatorio di garanzia: l’ex volontario dell’Auser si è detto pentito e ha escluso che ci siano stati altri episodi

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PRATO. Resta in carcere l’ormai ex volontario dell’Auser di Prato arrestato sabato 18 gennaio con l’accusa di aver abusato sessualmente di una ragazza di 16 anni e di una donna di 30, entrambe disabili, che era incaricato di trasportare sul furgone dell’associazione di volontariato. L’uomo, che ha 68 anni, è incensurato ed è difeso da Viola Assirelli, è comparso oggi, 22 gennaio, davanti al giudice per le indagini preliminari Camilla Tesi nell’interrogatorio di garanzia, che si è svolto nel carcere della Dogaia alla presenta del pubblico ministero Carolina Dini, titolare delle indagini.

L’indagato ha accettato di rispondere alle domande del giudice e ha sostanzialmente ammesso le sue responsabilità, due episodi accaduti il 28 novembre e il 5 dicembre. In mano alla Procura, infatti, ci sono le immagini riprese da una telecamera nascosta usata da Alia per identificare chi smaltisce illegalmente i rifiuti nella piazzola dove il volontario si era fermato nelle due occasioni. L’indagato ha detto anche di essere pentito e ha escluso di aver molestato le due donne in altre occasioni o di aver molestato altre persone. Intanto rimane in carcere e il suo avvocato difensore si è riservato la possibilità di chiedere in futuro un’attenuazione della misura di custodia.

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