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La vicenda

Insetti nel pane in una scuola elementare in Toscana: il Comune cambia fornitore

di Nilo Di Modica
Un pezzo di pane con un insetto
Un pezzo di pane con un insetto

Secondo episodio in sei settimane: la rabbia dei genitori e la decisione del sindaco

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SAN MINIATO. Ancora insetti nel pane della mensa, ancora a La Scala, nel comune di San Miniato. È accaduto lunedì 16 dicembre al momento della distribuzione dei pasti ai bambini della scuola elementare. Fatto, ma in questo caso se possibile ancor di più, considerando che nella medesima scuola, quella intitolata a Giuseppe Giusti, afferente all’istituto comprensivo Sacchetti, un episodio simile con lo stesso fornitore era avvenuto poco più di un mese fa, l’8 novembre, quando nel pane docenti e alunni avevano riscontrato la presenza di alcune larve. Numerose le proteste dei genitori anche via social nei confronti del Comune.

La protesta dei genitori

«In quel caso avevamo dato il via a tutte le procedure previste in questi casi – spiega il sindaco di San Miniato Simone Giglioli –. Per alcuni giorni ci eravamo avvalsi di un altro fornitore, mentre gli organi competenti effettuavano tutti i controlli necessari». Dopo quell’episodio, a controlli effettuati e a seguito di una sanzione, la fornitura era comunque rimasta la stessa. Esercizio coinvolto adesso nel nuovo caso. Bambini e addetti alla refezione hanno constatato lunedì nel corso della distribuzione la presenza di alcuni insetti all’interno del pane.

La fornitura

Situazione che ha portato l’amministrazione a effettuare una nuova segnalazione e, stavolta, ad adoperarsi per cambiare la fornitura. «Gli uffici stanno provvedendo a effettuare la segnalazione all’Asl e ad attivare i previsti controlli interni, avendo avviato la procedura non appena siamo stati avvertiti dell’accaduto – spiegano il primo cittadino e l’assessore alla scuola Matteo Squicciarini –. Intanto abbiamo predisposto che per i prossimi giorni, da qui fino alle vacanze di Natale, alle scuole non sia fornito il pane, una misura drastica ma necessaria alla tutela dei bambini e delle bambine, che resta per noi la priorità». I due amministratori sottolineano di comprendere «il disagio delle famiglie» e di essersi adoperati per «risolvere il problema». E aggiungono: «Non siamo più disposti ad accettare incidenti simili, la situazione è diventata insostenibile; a questo punto ci riserviamo di capire quali azioni possiamo mettere in campo nei confronti del fornitore per tutelarci ed evitare che simili rischi possano ripetersi in futuro».

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