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Pontedera

il caso politico 

Dimissioni o sfiducia: è scritto il destino di Angela Pirri

Tommaso Silvi
Dimissioni o sfiducia: è scritto il destino di Angela Pirri

L’ex vicesindaco e assessore, oggi presidente del consiglio comunale passata a Italia Viva è stata messa alle strette: decisione entro la prossima assemblea

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PONTEDERA. Non è arrivata nel consiglio comunale di venerdì, ma la mozione di sfiducia della maggioranza nei confronti di Angela Pirri andrà a votazione nella prossima seduta, di cui non si conosce ancora la data, ma che sicuramente si svolgerà prima della fine di marzo. A meno che non sia lei stessa a dimettersi, come le chiede per la seconda volta nel giro di una settimana il sindaco, Matteo Franconi.

Angela Pirri, vicesindaco e assessore allo sviluppo commerciale nella passata legislatura, oggi presidente del consiglio comunale, nei giorni scorsi ha annunciato il suo passaggio dal Partito democratico a Italia Viva, il partito fondato da Matteo Renzi. Una decisione, quella di Pirri, che ha scatenato un mare di reazioni nella politica locale. La sezione Pd del quartiere Fuori del Ponte e il sindaco le hanno chiesto di dimettersi, lei ha fatto sapere che non ha alcuna intenzione di lasciare la carica ricoperta in consiglio. Ma ora Franconi sgombra il campo da equivoci e, attraverso una comunicazione ufficiale, annuncia la volontà della maggioranza di scaricare Pirri. «L’attuale presidente del consiglio è stata votata per quel ruolo solo dai consiglieri che fanno parte di una coalizione dalla quale la stessa, per ragioni su cui non è nemmeno legittimo interrogarsi, è uscita aderendo ad un’altra forza politica», scrive Franconi. «Uso il verbo “uscire” perché, e finché, Italia Viva non chieda di voler attivare un tavolo per costruire un percorso di allargamento dell’attuale maggioranza, tutto da costruire e da valutare tra tutti i soggetti coinvolti – dice ancora il sindaco – a oggi si tratta di una uscita». Franconi, poi, si lancia all’attacco. «Se non vogliamo arrivare a credere che la politica sia un guardaroba dove si cambiano maglie a piacimento esclusivo delle persone, e non credo nessuno di chi la fa per passione lo pensi, allora mi sembra pacifico, lineare e quasi scontato – prosegue il sindaco – che un’operazione come quella posta in essere da Angela Pirri debba esser inquadrata in un percorso altrettanto lineare».

Quindi, Matteo Franconi mette Angela Pirri di fronte a un bivio. «Le forze politiche e civiche che hanno voluto che fosse lei a ricoprire quel ruolo istituzionale, le chiedono di presentarsi ad un tavolo, con la nuova e diversa maglia che ha deciso di indossare, rimettendo su quel tavolo il mandato che le era stato a suo tempoconferito».

E se Pirri non dovesse dimettersi, via alla sfiducia in consiglio comunale, come spiega in conclusione Matteo Franconi: «Se poi questo percorso non dovesse nemmeno iniziare – dice il sindaco nella parte finale della sua nota – la mozione già sottoscritta da tutti che racconta questa storia semplice approderà inevitabilmente in consiglio comunale». —

Tommaso Silvi

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