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«Il Pistoia Basket è un patrimonio. Sia tutelato l’interesse del club»

di Tiziana Gori
«Il Pistoia Basket è un patrimonio. Sia tutelato l’interesse del club»<br type="_moz" />

Dubbi e decisa presa di posizione dei tifosi della Baraonda circa l’ipotesi che in squadra arrivi Maverick Rowan, guardia di 28 anni, figlio del presidente

06 luglio 2024
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PISTOIA. Mentre da Forlì giungeva, intorno alle 10 del mattino, l’ufficialità dell’ingaggio del 23enne ex lungo del reparto offensivo biancorosso, Angelo Del Chiaro (che in Romagna ritroverà Daniele Magro) poco dopo altri rumors scuotevano il mercato estivo e gli animi dei tifosi del basket. Su tutti quelli della Baraonda.

Si sono intensificate, infatti, le voci che circolavano già da alcune settimane, di un arrivo (ormai dato quasi per certo) del figlio del presidente Rowan, Maverick Rowan, nelle file di Estra Pistoia per la stagione 2024/25.

Maverick Rowan andrebbe ad occupare uno degli spot di due/tre che la società deve completare. Rowan, classe 1996 (compirà 28 anni il 14 luglio) è una guardia di 201 centimetri per 100 chili di peso. Ha giocato per l’Università della North Carolina e nel 2017 ha partecipato al draft Nba. Non completamente positive le sue esperienze europee, come quella a Belgrado chiusa con sole tre presenze o quelle nelle serie inferiori spagnole. Come altri nomi del nuovo roster, anche quello di Maverick porterebbe la firma del neo presidente americano Ron Rowan, che si sta assumendo molti onori e oneri dell’incarico appena rilevato.

Ma l’indiscrezione stavolta ha avuto come risvolto un comunicato ufficiale della parte più importante e del tifo biancorosso, quella della Baraonda. Che si lascia andare a un attacco deciso nei confronti della proprietà americana, e al contempo sembra invitare la parte italiana della dirigenza (in primis il vicepresidente Massimo Capecchi e il direttore generale Ettore Saracca) a far sì che «siano tutelati gli interessi del club e non quelli dei singoli». «Ci giungono indiscrezioni da fonti più che certe – scrive la Baraonda – che il Pistoia Basket ha firmato il figlio del presidente Ron Rowan. Non vogliamo entrare in aspetti tecnici che non ci competono, anche se il curriculum del ragazzo non lascerebbe molto spazio ad interpretazioni, ma ci teniamo a comunicare la nostra totale indignazione per vedere trattare la nostra squadra come i bambini fanno al parco con il proprio pallone.

Il Pistoia Basket è un patrimonio della città, un bene di tutti coloro che ne hanno a cuore le vicissitudini e vederlo passare da modello di gestione nel Paese a barzelletta nazionale è intollerabile, come già stava succedendo con le voci sul probabile allenatore voluto dal nuovo presidente, senza alcuna esperienza e che sembra non verrà soltanto perché i regolamenti lo vietano. La vendita alla cordata americana, che chi di dovere ha definito indispensabile, doveva essere un’opportunità di crescita, ma si sta trasformando – afferma la Baraonda – nel giocattolo della nuova proprietà.

La parte sportiva si intreccia inevitabilmente con quella gestionale: i problemi che adesso sembrano limitati alla scelta dei giocatori, prima o dopo influenzeranno anche gli altri aspetti della vita del club. Esortiamo, quindi, tutti i dirigenti italiani, sia del comparto sportivo che quello dirigenziale, a mettere in pratica tutte le dovute, necessarie azioni per fare capire quei pochi semplici concetti che sono sempre stati alla base della nostra realtà. La faccia è anche la vostra, la Nostra c'è in ballo e non vuole essere da sola. Altrimenti tutti a casa, se non ci potete fare
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