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Tennis: l’intervista

I toscani verso le Olimpiadi, parla Paolo Bertolucci: «Lorenzo Musetti la mina vagante, Jasmine Paolini è da medaglia»

di Vezio Trifoni

	Jasmine Paolini e Lorenzo Musetti
Jasmine Paolini e Lorenzo Musetti

L’ex campione versiliese analizza il momento degli azzurri in attesa di Parigi, dopo i risultati importanti di Wimbledon

20 luglio 2024
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PARIGI. Il “Roland Garros olimpico” si avvicina e dopo i risultati di Wimbledon si attendono giorni da protagonisti per gli azzurri sulla terra rossa delle Olimpiadi. Con l’attenzione rivolta al numero uno al mondo Jannik Sinner ma anche a Jasmine Paolini, autentica rivelazione di questo 2024. Sperando in una sorpresa che arrivi dall’altro toscano a Parigi, il carrarino Lorenzo Musetti. A rappresentare l’Italia al torneo olimpico per il singolare maschile saranno Jannik Sinner, Lorenzo Musetti, Luciano Darderi e Matteo Arnaldi.

Paolo Bertolucci, versiliese, ex tennista e uno dei quattro moschettieri che vinsero la Davis nel 1976, crede in una medaglia azzurra. «Sinner dovrebbe aver risolto i problemi di virus accusati a Wimbledon e ha già ripreso ad allenarsi sul rosso, sono sicuro che proverà a giocare al massimo per poi prepararsi per gli Us Open. Nello Slam perse in semifinale da Alcaraz e penso che la sfida sia sempre tra loro due anche se in questa occasione sia Djokovic che Nadal cercheranno un risultato che non hanno mai raggiunto in questo tipo di manifestazione e aggiungerei anche Zverev e Medvedev».

Lorenzo Musetti viene da una striscia davvero incredibile sul verde?

«L’erba inglese potrebbe aver dato a Musetti una spinta decisiva verso un ranking più adatto a lui, visto il talento, il bagaglio tecnico e la predisposizione fisica può giocare bene su ogni superficie e può essere la mina vagante di queste Olimpiadi se riuscirà a mettere a servizio della tattica la sua varietà di gioco riuscendo, sulla terra, a stare un po’ più dentro al campo».

Darderi o Arnaldi?

«Darderi, nato e cresciuto sulla terra sudamericana, ha effettuato un progresso in classifica per certi versi inatteso, ma figlio di risultati di livello assoluto. Manca solo di un po’ di esperienza ma il ragazzo è determinato ed ha tanta grinta. Arnaldi forse gioca meglio sul veloce ma può dare fastidio a tutti».

Nel doppio su chi punterebbe?

«Facile individuare in Bolelli-Vavassori il nostro primo doppio, uno dei più forti del circuito. In pochi mesi hanno scalato la classifica mondiale, raggiungendo posizioni inattese. Sulla terra giocano meglio rispetto all’erba perché hanno più tempo per rispondere e per trovare la posizione. Dall’altra parte vediamo le potenzialità della coppia Musetti-Sinner: potrebbero offrire un buon rendimento, vista l’abilità nei colpi di rimbalzo e la duttilità tattica. Potrebbero essere una sorpresa».

A livello femminile puntiamo su Jasmine Paolini?

«Tra le donne la favorita è Iga Swiatek poi mancherà Aryna Sabalenka ma subito dietro, dopo le splendide e recenti prove, deve essere inserita Jasmine Paolini. Anche in doppio, insieme a Sara Errani, si presenterà con la concreta possibilità di arrivare sul podio. È cresciuta esponenzialmente e ha dimostrato che sa farsi valere sia sul rosso che sull’erba ma ricordiamo anche la vittoria nel Matser 1000 a Dubai sul veloce in singolare penso che possa davvero conquistare una medaglia anche se giocare alle Olimpiadi è sempre complicato e c’è attesa dopo i risultati che ha raggiunto in questi mesi. Tra l’altro potrà essere protagonista anche in doppio con la Errani e qui potrebbero andare davvero avanti perché non vedo coppie delle altre nazioni così affiatate se non le americane Gauff-Pegula e le ceche Krejcikova-Siniakova, ma attenzione ad alcune outsider di lusso come le neozelandesi Routliffe-Sun mentre poco sotto sono le ucraine Kostyuk-Yastremska, le taiwanesi Hsieh-Tsao, le brasiliane Haddad Maia-Stefani e le ceche Vondrousova-Muchova».

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