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Pistoia sempre più città turistica: più 60 per cento gli arrivi dall’estero

di Stefano Baccelli
Pistoia sempre più città turistica: più 60 per cento gli arrivi dall’estero

Presentati i risultati del primo quadrimestre: continua il trend positivo

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PISTOIA. La città d’arte di Pistoia, la Montagna pistoiese, la Valdinievole e tutta la provincia sono sempre di più meta dei turisti italiani e stranieri. Il trend positivo, già evidenziato nel primo semestre 2022, continua a far segnare incrementi significativi.

Nel primo quadrimestre del 2023, rispetto al 2022, il movimento turistico a Pistoia è cresciuto del 22,46% in termini di arrivi e del 19,61% come presenze (il numero delle notti trascorse negli esercizi ricettivi). Si conferma il trend positivo del turismo estero, che già lo scorso anno aveva mostrato incoraggianti segni di ripresa e che quest’anno ha subito un incremento importante: +59,59% per gli arrivi e +54,59% per le presenze. I turisti stranieri arrivano prevalentemente da Germania, Francia, Spagna, Regno Unito e Paesi Bassi.

Resta positivo anche il movimento nazionale con +11,36% di arrivi e +2, 20% di presenze. Il maggior numero di arrivi nelle strutture ricettive del comune di Pistoia si è registrato da Lombardia, Toscana, Lazio, Piemonte e Campania, mentre per le giornate di presenza domina la Toscana.

«A Pistoia la parola turismo sta entrando nel vocabolario generale dei pistoiesi, ma soprattutto degli attori protagonisti, vale a dire le strutture ricettive e i portatori di interesse – ha dichiarato ieri l’assessore Alessandro Sabella presentando i nuovi dati sul turismo – Con il nostro ufficio del turismo, che è capofila di ambito Pistoia-Montagna pistoiese, e con l’agenzia di comunicazione esterna Totomedia stiamo facendo un lavoro importante. Vogliamo far sì che Pistoia possa diventare una destinazione turistica, non più solo un appoggio, ma un luogo da visitare. Anche perché è cresciuta l’offerta. Ci sono arte e lavoro, rappresentato dal vivaismo e dall’indotto Hitachi. C’è il turismo lento dei cammini e del cicloturismo sportivo. E c’è il turismo sportivo, con manifestazioni di atletica, ciclismo e bike».

Nel corso della conferenza stampa è stato presentato uno studio curato da Elisabetta Ventisette, dottore di ricerca specializzata in Economia e management del turismo all’Università di Firenze, che mette a confronto ben dieci anni di turismo nel comune e nella provincia di Pistoia, tra il 2013 e il 2022. La ricerca spiega come il turismo sia condizionato dalle vicende di cronaca e dalla salute dell’economia, ma anche da come «quello interno abbia talvolta trovato un ottimo richiamo nelle attrattive culturali del capoluogo pistoiese».

Per esempio in occasione della nomina di Pistoia a Capitale italiana della Cultura nel 2017, in cui si è registrato, come si rileva a pagina 11 della ricerca, un boom della domanda interna proprio grazie alla prestigiosa nomina.

Preso atto di ciò, occorre porsi anche il problema della fruibilità, per esempio, dei tesori custoditi nella città di Pistoia, che nel recente passato ha creato qualche polemica. Risponde così l’assessore Sabella: «La gestione di questi beni è suddivisa tra Comune, società private, come “Pistoia sotterranea”, e “Capitolo della Cattedrale” e “Diocesi”. Parlo ad esempio delle chiese di Sant’Andrea e di San Giovanni, che sono aperte sempre. Non abbiamo – precisa – una gestione uniforme. Il nostro auspicio è quello di arrivare ad una gestione del sistema artistico, museale e clericale tutti insieme. Al momento non è semplice raggiungere l’obiettivo, ma ci stiamo lavorando».

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