POLEMICHE
Comunione ai gay? Scatizzi su Internet ripropone il suo no
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Monsignor Simone Scatizzi durante la messa in cattedrale«La pratica omosessuale e la ostentata e dichiarata omosessualità impediscono l'amministrazione della comunione». Lo ha detto il vescovo emerito Simone Scatizzi, in una intervista apparsa ieri sul sito religioso "Pontifex".
Parole che su Internet - com'era facile immaginare - hanno già suscitato risposte polemiche. Sia Franco Grillini che l'Arci Gay nazionale hanno duramente attaccato Scatizzi, inserendo le sue dichiarazioni in una più generale tendenza repressiva attribuita al Vaticano
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PISTOIA. «La pratica omosessuale e la ostentata e dichiarata omosessualità impediscono l'amministrazione della comunione». Lo ha detto il vescovo emerito Simone Scatizzi, in una intervista apparsa ieri sul sito religioso "Pontifex".
Parole che su Internet - com'era facile immaginare - hanno già suscitato risposte polemiche. Sia Franco Grillini che l'Arci Gay nazionale hanno duramente attaccato Scatizzi, inserendo le sue dichiarazioni in una più generale tendenza repressiva attribuita al Vaticano. Del resto per il vescovo emerito (dal novembre 2006 è monsignor Mansueto Bianchi a governare la diocesi pistoiese) non si tratta di una novità. Nel 2005 due sue lettere, indirizzate ai consiglieri comunali e piene di critiche sull'ipotesi di una legalizzazione delle nozze gay, fecero divampare una polemica feroce, che approdò persino sui banchi di Montecitorio.
Ieri, nel suo intervento sul sito internet Pontifex, Scatizzi ribadisce la dottrina ecclesiale secondo cui "l'omosessualità in quanto tale è un disordine. E su questo non ci sta discussione". Ma sull'amministrazione dei sacramenti preferisce distinguere. "Se si presentano davanti a me - sottolinea - non posso dire di no. Non per buonismo, ma perché non so se questi possano essersi confessati, pentiti o aver cambiato vita. Il principio generale è che la conclamata, ostentata e praticata omosessualità è un peccato che esclude dalla comunione".
Cosa dice dell'uscita del suo predecessore l'attuale vescovo, Mansueto Bianchi? «Preferisce non commentare» spiega il responsabile della comunicazione in diocesi, Mauro Banchini. In ambienti vicini alla curia si invita comunque a sottolineare che le crude parole del vescovo emerito si accompagnano, da anni, ad una attenzione pastorale proprio verso alcune categorie ai margini della comunità ecclesiale. Lo Scatizzi che tuona contro l'omosessualità è lo stesso che cura da anni - anche ora che non guida più la diocesi - incontri di dialogo con le coppie di divorziati.
Parole che su Internet - com'era facile immaginare - hanno già suscitato risposte polemiche. Sia Franco Grillini che l'Arci Gay nazionale hanno duramente attaccato Scatizzi, inserendo le sue dichiarazioni in una più generale tendenza repressiva attribuita al Vaticano. Del resto per il vescovo emerito (dal novembre 2006 è monsignor Mansueto Bianchi a governare la diocesi pistoiese) non si tratta di una novità. Nel 2005 due sue lettere, indirizzate ai consiglieri comunali e piene di critiche sull'ipotesi di una legalizzazione delle nozze gay, fecero divampare una polemica feroce, che approdò persino sui banchi di Montecitorio.
Ieri, nel suo intervento sul sito internet Pontifex, Scatizzi ribadisce la dottrina ecclesiale secondo cui "l'omosessualità in quanto tale è un disordine. E su questo non ci sta discussione". Ma sull'amministrazione dei sacramenti preferisce distinguere. "Se si presentano davanti a me - sottolinea - non posso dire di no. Non per buonismo, ma perché non so se questi possano essersi confessati, pentiti o aver cambiato vita. Il principio generale è che la conclamata, ostentata e praticata omosessualità è un peccato che esclude dalla comunione".
Cosa dice dell'uscita del suo predecessore l'attuale vescovo, Mansueto Bianchi? «Preferisce non commentare» spiega il responsabile della comunicazione in diocesi, Mauro Banchini. In ambienti vicini alla curia si invita comunque a sottolineare che le crude parole del vescovo emerito si accompagnano, da anni, ad una attenzione pastorale proprio verso alcune categorie ai margini della comunità ecclesiale. Lo Scatizzi che tuona contro l'omosessualità è lo stesso che cura da anni - anche ora che non guida più la diocesi - incontri di dialogo con le coppie di divorziati.
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