Il Tirreno

Pisa

Il caso

Pisa, ragazzo di 16 anni aggredito al semaforo senza un motivo. Il racconto della madre e le indagini

di Roberta Galli

	Pisa, il semaforo dove è avvenuta l’aggressione
Pisa, il semaforo dove è avvenuta l’aggressione

La donna: «Aiutate le forze dell’ordine a identificare quel criminale». Un’ambulanza ha condotto il giovane al pronto soccorso, dove è giunto sotto choc. L’identikit dell’aggressore

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PISA. «Chi ha visto mi aiuti a dare un nome all’aggressore di mio figlio». A lanciare l’appello è una mamma: suo figlio, 16 anni, è stato picchiato senza un motivo da un uomo sui cinquant’anni, fuggito poi a piedi.

Il fatto è avvenuto l’altra sera a Pisa davanti al semaforo in via Luigi Bianchi, a Porta a Lucca, a pochi metri dall’incrocio con via Contessa Matilde. Il giovane, iscritto ad una scuola superiore cittadina e residente in un comune limitrofo, ha riportato escoriazioni ed ecchimosi agli arti. Le botte sono state violente, come ha raccontato un testimone alla mamma. Dolorante e spaventato, il ragazzo è stato soccorso da alcuni passanti. Un’ambulanza lo ha condotto al pronto soccorso, dove è giunto sotto choc.

«Mio figlio – racconta la mamma – ricorda pochissimo dell’accaduto. È ancora molto spaventato. Ha visto un uomo venire contro di lui, prima ha udito delle voci, forse anche quella di una donna, ma non è sicuro. È possibile che ci sia stato un litigio in strada tra i due, poi è scoppiato l’inferno». La prognosi è di sette giorni. Ma il fatto avrebbe potuto avere conseguenze ancora più drammatiche. L’aggressione è avvenuta infatti mentre il ragazzo era alla guida del suo motorino e si trovava fermo al semaforo di via Bianchi in attesa del verde.

«Dopo aver ricevuto le prime botte alla testa – spiega ancora la donna – secondo il racconto dell’unico testimone con cui ho potuto parlare, mio figlio non è riuscito a scendere dal mezzo e nel tentativo di liberarsi dalla presa, ha involontariamente dato gas, finendo con il mezzo contro l’ingresso del centro di consulenza Cis». Lo studente ha provato anche a scappare ma è stato raggiunto dall’aggressore in mezzo all’incrocio, davanti all’arco di Nerone, dove è caduto a terra. «L’uomo – denuncia sempre la madre – gli ha messo le mani al collo, stringendole forte, poi minacciandolo di morte è fuggito facendo perdere le sue tracce».

Sono stati alcuni passanti ad allertare i soccorsi. «Per questo ringrazio di cuore chi ha chiamato l’ambulanza – racconta la donna – oltre all’unico testimone che dalla finestra di casa sua ha visto tutto. Il mio ragazzo è stato aggredito brutalmente senza un motivo. Si è trovato nel posto sbagliato, nel momento sbagliato. So che in strada c’erano altre persone e io vorrei tanto parlare con loro. Magari possono aiutare le forze dell’ordine a rintracciare questo criminale. Da mamma non ho altre parole per definire questa persona che si accanita su mio figlio senza un perché. Oltre alle botte, lui è vittima anche di un danno psicologico».

L’aggressore sarebbe un cinquantenne di corporatura robusta, calvo, che indossava una felpa e un paio di jeans. Mamma e figlio hanno sporto denuncia ai carabinieri.

«Chi volesse darci una mano – conclude la donna – è pregato di rivolgersi al Comando di Pisa. Un episodio del genere non deve rimanere impunito, quell’uomo avrebbe potuto aggredire chiunque. Il fatto è avvenuto in un quartiere tranquillo, erano le 21, 30, su di una strada trafficata. Non può finire così». Gli inquirenti in queste ore stanno visionando il materiale delle telecamere in zona.

 

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