Barbara Capovani, imbrattata la targa della dottoressa assassinata a Pisa: la scritta inquietante
Con un pennarello è stata sfregiata l’opera in omaggio alla professionista brutalmente uccisa da un ex paziente
PISA. Un gesto inquietante ha offeso la memoria della dottoressa Barbara Capovani, psichiatra brutalmente assassinata nell’aprile scorso per mano del suo ex paziente, Gianluca Paul Seung, condannato all’ergastolo. Proprio nel giorno della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne – lunedì 25 novembre – , la targa a lei dedicata presso l’ospedale Santa Chiara è stata vandalizzata. A rendere il gesto ancor più sconcertante è la scritta lasciata accanto, accompagnata da punti esclamativi, che trasmette un messaggio ambiguo e inquietante. La targa infatti riporta una frase “Voglio amore”, in omaggio a Barbara Capovani. Nella scritta a pennarello si legge “Quel dicembre l’hai avuto”, facendo riferimento alla data di affissione della targa, il 16 dicembre 2023.
Indignazione e sconcerto nella comunità
La scoperta dell’atto vandalico ha sollevato un’ondata di indignazione tra i colleghi della dottoressa, i familiari e l’intera comunità. La targa rappresenta un tributo alla memoria di una professionista che ha dedicato la sua vita alla cura delle persone fragili. «È un atto di inciviltà che ferisce tutti noi, soprattutto in una giornata così simbolica», hanno dichiarato alcuni operatori sanitari che si sono accorti dell’atto vandalico. Sui social è arrivata anche la denuncia della specialista, e collega di Barbara Capovani, Giovanna Bellini.
Un messaggio inquietante
Particolarmente preoccupante è il messaggio lasciato accanto alla targa. La scritta, enfatizzata da punti esclamativi, sembra voler attirare l’attenzione in modo provocatorio. Questo ha spinto molti a chiedere che venga rapidamente identificato il responsabile o la responsabile del gesto. «Perché?» è la domanda che più ricorre.
Indagini in corso
Le autorità sono state prontamente informate e stanno analizzando le immagini delle telecamere di sorveglianza nella zona per individuare chi abbia compiuto il vandalismo. Gli investigatori sperano che ulteriori testimonianze possano contribuire a fare luce sull’accaduto.
Un appello alla responsabilità
Questo episodio sottolinea la necessità di proteggere i luoghi della memoria e di mantenere alta l’attenzione sui temi legati alla violenza e al rispetto delle vittime.