Il Tirreno

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L’operazione

Pisa, trovata con più di un chilo di eroina ingerito: l’arresto in aeroporto e la tecnica dei “body packers”


	La droga sequestrata
La droga sequestrata

La sostanza stupefacente avrebbe fruttato oltre 100mila euro allo spaccio

23 settembre 2024
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PISA. I militari del comando provinciale della Guardia di Finanza di Pisa e i funzionari dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli della sezione operativa territoriale hanno arrestato, in flagranza di reato per traffico di sostanze stupefacenti, una cittadina di 34 anni di origine nigeriana, proveniente dal Belgio, che ha tentato di introdurre in Italia 1.250 grammi di eroina con la tecnica dei “body packers” (cosiddetto ovulatore).

La passeggera proveniente dall'aeroporto di Bruxelles/Charleroi, atterrata in Italia, ha giustificato in maniera sospetta i motivi del suo viaggio; pertanto, le contraddittorie dichiarazioni fornite agli operanti, insieme all'atteggiamento nervoso, hanno indotto sin da subito i militari del Gruppo di Pisa e i funzionari doganali ad approfondire il controllo. La passeggera è stata quindi sottoposta a esame RX presso il pronto soccorso dell'ospedale Cisanello di Pisa, al fine di accertare la presenza di sostanze stupefacenti nascoste all'interno del corpo.

Gli accertamenti svolti hanno permesso di appurare che la passeggera aveva ingerito 114 ovuli in contenitori plastici rigidi avvolti in strati di nastro adesivo i quali, una volta espulsi, sono risultati contenere sostanza stupefacente del tipo eroina, per un peso complessivo di 1.250 grammi. 

La donna è stata tratta in arresto e condotta presso il carcere Don Bosco di Pisa a disposizione della locale autorità giudiziaria, mentre lo stupefacente è stato sottoposto a sequestro. Sono stati sottoposti a sequestro, altresì, smartphone e carte di credito. La sostanza stupefacente avrebbe fruttato alla consorteria criminale, per cui sono in corso indagini finalizzate ad individuare ulteriori soggetti coinvolti nel traffico illecito, oltre 100mila euro allo spaccio.

Il risultato conseguito, spiega un comunicato, testimonia l'efficacia del protocollo di intesa siglato fra Adm e Gdf, documento che velocizza lo scambio di informazioni e agevola le attività di verifica congiunta fra le due istituzioni presenti sul territorio volte a contrastare anche le violazioni derivanti da comportamenti illegittimi di passeggeri.

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