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Pisa, tangenziale Nord-Est: via libera al progetto esecutivo. Ma i lavori non possono partire

di Danilo Renzullo
Pisa, tangenziale Nord-Est: via libera al progetto esecutivo. Ma i lavori non possono partire

Per l’avvio dei cantieri manca il parere di Ferrovie. Intanto i costi aumentano: oltre tre milioni in più per le ultime modifiche

23 settembre 2024
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PISA. Via libera alla cosiddetta tangenziale Nord-Est. O meglio, via libera al primo tratto della “viabilità di raccordo Nord tra il nuovo polo ospedaliero, la strada statale 12 del Brennero, la strada statale Aurelia e la strada provinciale Vicarese, tratta Madonna dell’Acqua-Cisanello”. La Provincia di Pisa ha approvato il progetto esecutivo per la realizzazione del primo tratto, nella zona di Madonna dell’Acqua, riservandosi però la data di inizio dei lavori.

C’è il progetto e ci sono le risorse, ma non è stato ancora prevista l’inaugurazione dei cantieri. Sul progetto, infatti, manca il parere di Rete ferroviaria italiana – che aveva chiesto alcune modifiche al progetto definitivo – e questo potrebbe comportare la necessità di rivedere ulteriormente il progetto. Rfi, ma non solo. La data di avvio dei lavori – rispetto a quella del 30 giugno ipotizzata dalla Regione – non è ancora stata indicata anche perché non sono ancora terminate le verifiche sull’operatore che si è aggiudicato l’appalto dei «servizi di ingegneria e architettura attinenti alla direzione dei lavori e coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione dei lavori».

Mentre i tempi si allungano, i costi lievitano. La revisione della progettazione ha infatti determinato un incremento di oltre 3,3 milioni di euro per la realizzazione del primo tratto tra Madonna dell’Acqua e l’inizio di via Pietrasantina (il costo è di oltre 27 milioni di euro, coperti dalle risorse provenienti dal Fondo per lo sviluppo e la coesione per 17 milioni, dalla Regione per 6,8 milioni dalla Provincia di Pisa per 3,3 milioni di euro).

L’obiettivo dell’opera (secondo alcune stime saranno necessari oltre 200 milioni di euro per la realizzazione del collegamento con Cisanello) è quello di aumentare le possibilità di collegamento con il polo ospedaliero pisano, dove va avanti il cantiere per il suo ampliamento e per il definitivo trasferimento dei reparti ancora attivi al Santa Chiara, velocizzando i tempi di “attraversamento” della città, con una redistribuzione degli accessi in città e una riduzione del traffico cittadino. Benefici attesi anche da San Giuliano Terme «con l’attenuazione dei carichi da traffico sulle aree urbanizzate dei centri abitati di Mezzana-Colignola e di Madonna dell’Acqua». Un progetto che, però, non può essere ancora materializzato. «Siamo di fronte al meccanismo tipico di una grande opera tanto inutile e dannosa quanto mangiasoldi» accusa Una città in comune che, alla luce degli aumenti dei costi chiede «di bloccare uno spreco di decine di milioni di euro pubblici». «Soldi – propone la forza politica – che potrebbero essere spesi per realizzare un sistema dei trasporti pubblici sostenibile e accessibile, un recupero delle aree periurbane che punti sull’agricoltura biologica, una ricucitura del territorio che permetta ai sistemi naturali di rimanere vivi e attraenti per il turismo». 


 

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