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Pisa, il presidente dell’Unità migranti aggredito da un automobilista: «Negro di m… poi lo schiaffo e le minacce con una sbarra»

di Roberta Galli

	Ibrahima Dieng nell'officina in cui lavora sul lungarno Pacinotti
Ibrahima Dieng nell'officina in cui lavora sul lungarno Pacinotti

Ibrahima Dieng, originario del Senegal, è in Italia da 20 anni: l’aggressione mentre rientrava in bici nella sua casa a Putignano davanti al figlio piccolo. Sdegno delle istituzioni: «Punire il responsabile»

12 luglio 2024
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PISA. Ibrahima Dieng, presidente dell’Unità migranti di Pisa, da tutti conosciuto come Ibra, adesso ha paura. 46 anni, originario del Senegal, in Italia da 20 anni, con cittadinanza italiana, ieri mattina era al suo posto di lavoro, nell’officina per la riparazione delle biciclette attigua al negozio Papini in lungarno Pacinotti. Quello che è accaduto nella tarda serata di martedì, davanti alla sua abitazione a Putignano, è ancora ben fisso nella sua mente.

Nonostante una denuncia in questura, Ibra non si sente sicuro nel tragitto che ogni giorno compie dal lavoro fino a casa. L’uomo è stato schiaffeggiato, minacciato con un’asta di ferro, offeso con frasi razziste da un automobilista. Un fatto avvenuto davanti ad alcuni testimoni. Gli stessi che hanno fornito materiale agli investigatori per risalire al responsabile di un gesto folle e senza un perché. «Stavo tornando a casa in bici – racconta Ibra –. Ero appena arrivato, quando mio figlio mi è venuto incontro. E proprio in quel momento, mentre salutavo il bambino, un’auto, una Bmw scura, guidata da un uomo con una donna accanto mi è venuta addosso. D’istinto ho chiesto spiegazioni ed è scoppiato l’inferno».

L’uomo (identificato poi dalla polizia) «per tutta risposta è sceso dalla macchina e mi ha detto: “imbecille non puoi stare in mezzo alla strada. Negro di m…., dandomi uno schiaffo sul volto. E poi, dopo aver preso alla bauliera una sbarra di ferro, ha minacciato me e miei familiari che nel frattempo erano usciti di casa. Ricordati – mi ha detto prima di fuggire – io abito qui in zona e ti farò un c… così». L’episodio è stato immortalato in un video. In città, intanto, è partita la macchina della solidarietà e Ibra lunedì sarà ospite in consiglio comunale. «Esprimo la mia più sentita solidarietà e quella della città di Pisa al presidente dell’unità migranti Ibrahima Dieng per l’aggressione subita a Putignano – sottolinea il sindaco Michele Conti –. Non ci può essere spazio per episodi di razzismo nella nostra città. Avremo modo di ascoltarlo in consiglio comunale lunedì ed esprimere vicinanza per l’accaduto a un cittadino di Pisa integrato da più di vent’anni».

Sulla vicenda sono intervenuti anche i consiglieri comunali Paolo Martinelli, Gianluca Gionfriddo ed Emilia Lacroce (La città delle persone): «Ibrahima ha giustamente dichiarato che questa non è la sua Pisa – sottolinenano –. Una Pisa dove i razzisti si sentono liberi di aggredire e di insultare non è nemmeno la nostra. Tutte le istituzioni e le forze politiche, unite, devono condannare l'accaduto». Sulla stessa linea l’assessora regionale Alessandra Nardini. «Sono profondamente turbata da questa notizia – scrive –, è un fatto che oltraggia la coscienza civile della città, di fronte al quale le forze politiche e le istituzioni si devono pronunciare con nettezza». Solidarietà anche dall Cgil di Pisa che evidenzia la «preoccupazione» per il «clima di odio e di razzismo che si sta diffondendo in città»

«Un episodio allucinante – afferma la presidente della Fiab Leonora Rossi –, in cui la violenza verso un utente vulnerabile della strada è resa ancor più odiosa dagli insulti razzisti». Vicinanza anche da Andrea Ferrante, segretario comunale Pd. «Alla decisa condanna del gesto e delle sue motivazioni – dice – deve aggiungersi la ferma richiesta di individuare, processare e punire il responsabile, affinché questo affronto alla dignità del nostro concittadino e alla sua integrità fisica e morale non possa ripetersi». Ed infine Una città in comune-Rifondazione comunista che chiede al sindaco e tutte le forze politiche «di far intervenire e ascoltare Ibrahima Dieng nel prossimo consiglio comunale come riflessione collettiva e per un’assunzione di responsabilità su come estirpare le radici del razzismo, a Pisa e altrove». «Il diffondersi di eventi di intolleranza e di violenza preoccupano sempre più e non vanno mai sottovalutati», concludono le Acli di Pisa e Lucca.

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