Il Tirreno

Paura in città

Elba, un’altra donna molestata: «Mi ha seguita e ha iniziato a palpeggiarmi». Il sospetto su un giovane “palestrato”

di Gabriele Buffoni
Una veduta di Portoferraio
Una veduta di Portoferraio

Parla una delle vittime delle molestie di sabato notte

07 agosto 2024
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PORTOFERRAIO. «Basta, lasciami andare! Lasciami!». Le grida di una ragazza squarciano la notte di Portoferraio. Nelle case vicine all’incrocio tra via Gori e via Bechi qualcuno si allarma, inizia ad aprire le finestre. Ma l’unica cosa che resta da vedere in strada è una figura che si allontana via correndo. «Stai zitta – intima soltanto alla ragazza di poco più di vent’anni, spaventata e con le spalle contro un muro – stai zitta!». Lo ribadisce, secondo quanto riferito dalla ragazza, portandosi l’indice al naso, più volte. Poi corre via. Lasciandosi dietro una scia di paura.

Jasmine (Il Tirreno usa un nome di fantasia per tutelarne la privacy) ha avuto bisogno di un paio di giorni per denunciare tutto ai carabinieri. Anche se già i militari erano a conoscenza che c’era un secondo caso di presunta violenza sessuale su cui fare chiarezza, avvenuto nella stessa notte – quella di sabato scorso – di un altro episodio di cui avevano invece ricevuto denuncia immediata da una turista. Ma il racconto della giovane elbana, protagonista di quello che cronologicamente è il primo dei due casi, è una rapida discesa in un vortice dell’orrore.

Il racconto

È la notte tra venerdì e sabato. In piazza Cavour a Portoferraio alcuni locali sono pieni anche a tarda ora. «Ero lì con alcuni amici – racconta Jasmine – e avevo notato che nel locale di fronte c’erano due uomini vestiti da donna che ballavano e facevano baldoria. Se ne sono andati verso l’una – racconta – mentre io sono rimasta con i miei amici per un’altra mezz’ora prima di alzarmi e iniziare a camminare verso casa».

Dalla piazzetta la giovane risale il centro storico verso la parte alta del paese. Ma pochi minuti dopo aver lasciato il gruppo, all’incrocio tra via Bechi e via Gori «ho sentito qualcuno che correva alle mie spalle, non immaginavo fosse diretto verso di me – racconta la ragazza – mi sono voltata e ho riconosciuto uno dei due uomini, biondo e sui trent’anni, che correva salendo lungo la strada a petto nudo e con i pantaloni semi-slacciati». La giovane non sa cosa fare, viene raggiunta dall’uomo che, con il fiatone, le afferra la mano sinistra. «Se l’è portata al petto, all’altezza del cuore, era molto affannato – ricorda Jasmine – non sembrava parlasse italiano, così ho cominciato a chiedergli se avesse bisogno di aiuto, se dovevo chiamare i soccorsi o se fosse inseguito».

Ma è in quel momento che l’uomo avrebbe cambiato atteggiamento. «Mi ha portato la mano dentro i suoi pantaloni – racconta la giovane – l’ho spinto via, ma lui mi ha premuto verso il muro, ha iniziato a palpeggiarmi il sedere, tentando di sollevarmi. Ho iniziato a gridare – conclude – fortunatamente si sono sentiti dei rumori dalle case vicino e lui mi ha lasciata ed è scappato via. Ho chiamato i miei amici, qualcuno ha provato a inseguirlo ma non c’era più traccia di lui. Così mi sono fatta accompagnare a casa e ho raccontato tutto al mio ragazzo».

Il giorno successivo sono proprio Jasmine e il suo fidanzato a riconoscere il presunto molestatore per le vie del centro. «Ce lo siamo trovati davanti per caso – racconta la ragazza – ma è fuggito di nuovo rifugiandosi su un’imbarcazione al porto». È lì che si crea un capannello di persone, con la tensione che presto sale alle stelle. Al punto che, nonostante l’arrivo dei carabinieri, qualcuno sale a bordo dell’imbarcazione con l’intenzione, forse, di fare giustizia da solo. E il presunto aggressore, così, fugge ancora gettandosi in mare e scappando a nuoto.

Le indagini e il sospetto che sia la stessa persona

Con la denuncia fatta da Jasmine ieri mattina i carabinieri di Portoferraio indagano ora su due casi di presunta violenza sessuale: intorno alle 3 di sabato mattina infatti un’altra donna ha denunciato di essere stata molestata mentre dormiva da un uomo penetrato nel suo appartamento al piano terreno. Gli elementi in mano agli inquirenti – che indagano per violenza sessuale nel caso della ventenne e per violenza sessuale e violazione di domicilio nell’altro – non sono pochi. E grazie a quanto denunciato dalla giovane elbana (che ha visto in faccia il presunto molestatore) i militari stanno verificando se i due casi siano o meno collegati – come potrebbero far presumere orario e luogo – o se invece i presunti autori delle molestie siano due persone distinte tra loro. Fondamentale, in questo senso, sarà anche l’acquisizione dei filmati della videosorveglianza cittadina.

L’altra turista molestata dentro all’appartamento della casa vacanze ha descritto il suo agggressore ai carabinieri, a cui presenta immediatamente denuncia

per molestie sessuali, come un uomo apparentemente giovane e dotato di un fisico «da palestrato».


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