Ztl a Pisa, permessi a peso d’oro rispetto ai centri di Lucca e Livorno: ecco il confronto con le altre città
Cna: «I rincari ricadranno sugli utenti finali». Confcommercio: «Serve soluzione più equa»
PISA. Non si placano le polemiche legate agli aumenti per il 2024 delle tariffe per l’accesso alla zona a traffico limitato in città, contenuti negli avvisi recapitati da Pisamo.
Le proteste portano la firma, soprattutto di artigiani e titolari di attività commerciali che gravitano nel centro storico e che hanno mal digerito le nuove cifre, decisamente ritoccate verso l’alto, con l’eccezione dei permessi per i residenti in Ztl, stabilite in una delibera della giunta comunale dello scorso novembre, e approvate dalla maggioranza di centrodestra in consiglio comunale a dicembre, come parte integrante del bilancio di previsione 2024. Mentre Palazzo Gambacorti, al momento, non commenta, da indiscrezioni trapela che gli uffici competenti sarebbero al lavoro per cercare di chiarire le singole contestazioni.
«Aumenti annuali – fanno sapere da Federconsumatori – quantificabili tra un 50% e un 60% di spesa in più rispetto alle vecchie tariffe».
Il confronto
Se a Pisa, quindi, parcheggiare e transitare in Ztl diventa sempre più oneroso, lo stesso discorso non vale per città vicine, parliamo di Livorno e Lucca, dove con tutte le dovute differenze, in fatto di quartieri e pagamento degli stalli blu comprensivi negli abbonamenti per Ztl, le tariffe, messe a confronto, restano più accessibili. A Pisa i residenti pagano il primo permesso una media di 101 euro, a Lucca tra i 25 e i 30 euro, a Livorno è gratuito. Mentre il secondo permesso all’ombra della Torre, con i rincari, costa adesso 199 euro, tra i 100 e 120 euro a Lucca, mentre a Livorno soli 60 euro. Veniamo ai non residenti. Gli artigiani pisani dovranno sborsare per il 2024 200 euro (per il primo mezzo) , 400 (per il secondo) . A Lucca tra 108 e i 130 euro (per il primo) , tra i 167 e i 200 euro (per il secondo) , a Livorno basteranno invece 150 euro.
Mentre per i commercianti la spesa per la “Zona a traffico limitato” annuale pisana sarà di 200 euro, contro i 108-130 euro di Lucca e i 150 euro di Livorno. Per finire con i medici di famiglia: l’abbonamento 2024 sarà di 90 euro a Pisa, tra gli 84 e i 100 euro a Lucca, 70 euro a Livorno. A raccogliere le prime proteste, nei giorni scorsi, è stato il centralino della Federconsumatori di Pisa «preso letteralmente d’assalto» da molti cittadini per segnalare, scrivono dall’associazione, «il vertiginoso aumento delle tariffe riguardanti gli abbonamenti per i parcheggi nei cosiddetti “stalli blu” dentro e fuori le zone Ztl».
Imprese
Un coro di proteste alle quali si sono uniti anche i rappresentanti delle associazioni di categoria. In primis Cna. «Non possiamo che esprimere, così come fatto in occasione di tavoli di concertazione – afferma la Confederazione nazionale degli artigiani di Pisa – la nostra preoccupazione sottolineando che il provvedimento, oltre ad interessare anche alcune tariffe dei parcheggi, comporta cospicui rincari che colpiranno indistintamente le nostre ditte artigiane e tutte quelle che, per effettuare il proprio lavoro, devono transitare, consegnare, sostare in Ztl» Ma non solo.
«Comprendiamo le difficoltà e i problemi che deve fronteggiare il Comune – conclude la Confederazione nazionale dell’Artigianato e della piccola e media Impresa – ma non possiamo non sottolineare che la conseguenza di questa soluzione impattante per artigiani e imprenditori andrà a colpire inevitabilmente gli utenti finali che necessitano di servizi forniti dalle nostre imprese».
Altro balzello
Sulla stessa linea Confcommercio Provincia di Pisa. A sottolineare il malcontento degli operatori economici raggiunti dal pagamento delle nuove tariffe è il presidente Stefano Maestri Accesi. «Commercianti, titolari e gestori di locali devono necessariamente transitare dai varchi per mandare avanti la propria attività, non ci sono alternative – spiega Maestri Accesi -. Per questo l’aumento ha l’amaro sapore di un ulteriore balzello, anche considerando tutto quello che imprenditori e partite Iva hanno dovuto sopportare dal 2020 ad oggi».
Futuro
«Se vogliamo che Pisa mantenga la sua attrattività e fruibilità – prosegue Maestri Accesi – è indispensabile tendere una mano a chi sceglie di lavorare e aprire un’attività con agevolazioni e incentivi, anziché aumentare i costi. Più volte l’amministrazione ha dimostrato sensibilità e attenzione sui temi del commercio e non abbiamo motivo di pensare che anche in questa occasione non possa essere trovata una soluzione più equa».
Zero confronto
Anche Confesercenti Toscana si unisce al coro di proteste per gli aumenti. «Ci troviamo di fronte ad aumenti spropositati – spiega il presidente Fabrizio Di Sabatino – ci saremo aspettati una concertazione con le associazione di categoria. Gli aumenti avvengono in un periodo in cui il commercio non naviga a gonfie vele, e per questo abbiamo chiesto un incontro con l’assessore Paolo Pesciatini».
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