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Pisa, la proposta del consiglio comunale: «Liberiamo dai parcheggi le piazze delle chiese storiche»

di Francesco Loi
Nella foto più grande auto parcheggiate nei pressi della chiesa di San Martino; a destra la rimozione coatta delle auto da piazza San Francesco e una veduta di piazza San Sepolcro
Nella foto più grande auto parcheggiate nei pressi della chiesa di San Martino; a destra la rimozione coatta delle auto da piazza San Francesco e una veduta di piazza San Sepolcro

Nei giorni scorsi la rimozione coatta delle auto di fronte a San Francesco. Ora ecco l’Impegno sulla salvaguardia dei luoghi di pregio

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PISA. Giovedì scorso è intervenuto il carro attrezzi. Piazza San Francesco, dove sorge l’omonima chiesa (per la quale finalmente, dopo lunga attesa, è stato pubblicato il bando per assegnare i lavori di restauro che servono alla riapertura, importo di quasi 5 milioni di euro), è stata così liberata. Il cartello indica che si tratta di “Area pedonale”, ma nel tempo la piazza era diventata un grande parcheggio.

Forse potrà essere un punto di partenza per iniziative simili in altre parti della città dove le auto parcheggiate sottraggono alla completa fruizione pubblica luoghi di valore. «Salvaguardare le piazze di rilievo storico-artistico monumentale dall’uso improprio di parcheggio» è l’emendamento al Dup (Documento unico di programmazione) che nella recente seduta del consiglio comunale è stato approvato su iniziativa del gruppo Diritti in comune.

«È da circa due anni – dice il capogruppo Ciccio Auletta – che portiamo avanti una campagna sulla tutela del patrimonio storico e artistico cittadino, a partire proprio dal caso emblematico di piazza San Francesco. Alla fine è stato approvato il nostro emendamento».

Ora la campagna mette sotto i riflettori altri tre luoghi per i quali si chiede un provvedimento simile. «Proseguiremo con la nostra richiesta di “liberare” San Sisto, San Sepolcro, San Martino, tre gioielli della nostra città, tre bellissime chiese poco valorizzate perché gli spazi antistanti sono occupati dalle auto. Si tratta di monumenti unici nel loro genere che rappresentano, come nel caso di San Sisto, un patrimonio di grande importanza culturale per la città – aggiunge Auletta –. Le piazze che le circondano dovrebbero essere utilizzate per consentirne al meglio la fruizione e per offrire al passante, sia esso turista o residente, un luogo di riposo, bellezza e cultura a disposizione di tutti».

Mentre la chiesa di San Sisto è “circondata” dai lavori per la nuova pavimentazione tra via Corsica e piazza Buonamici, per San Martino e San Sepolcro (nello stesso quartiere) le richieste in tal senso arrivano da tempo e da più parti.

«Naturalmente – conclude Auletta – occorre pensare anche a un diverso piano della sosta per i residenti nelle zone centrali, garantendo e migliorando il diritto alla mobilità, ma avendo come obiettivo chiaro quello di liberare le piazze di rilievo storico-artistico rendendole finalmente fruibili in tutta la loro bellezza. Non verrebbero sacrificati, peraltro, grandi numeri di posti auto: siamo convinti che si possano trovare soluzioni alternative che, senza ricadere sulle spalle dei residenti, renderebbero certamente Pisa più bella e accogliente».




 

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