Il Tirreno

Samurai Judo passione di famiglia. L’associazione festeggia i 50 anni

di Annalisa Mastellone
Un gruppo di giovani atleti della Samurai Judo di Venturina Terme
Un gruppo di giovani atleti della Samurai Judo di Venturina Terme

Fondata dall’istruttore Franco Ghisolfi oggi è portata avanti dal figlio Damiano. «Tanti sono stati nostri allievi e nel tempo abbiamo avuto anche dei campioni»

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VENTURINA. Nel gennaio 1974 nasceva l’Asd Samurai Judo grazie all’intraprendenza di Franco Ghisolfi. Originario di Cremona, da alcuni anni era arrivato a Venturina in cerca di lavoro e spinto dall’amore per il judo, di cui è un abile istruttore, ha deciso di fondare un’associazione sportiva divenuta ben presto punto di riferimento per l’intera comunità venturinese. Una scuola che taglia il traguardo dei 50 anni di attività, con orgoglio del fondatore Franco, 89 anni, e di suo figlio Damiano, attuale presidente. «Papà ha dato il via a quest’avventura – racconta Damiano, 56 anni – . A Cremona era istruttore di judo, una passione che lo ha spinto a pensare di creare una scuola dedicata a questa disciplina. Ha iniziato in un locale piccolissimo in via di Montioncello, poi nel 1974 ha istituito l’Asd Samurai Judo, ne è diventato presidente e gli ha dato la sede in via Cerrini, dov’è tuttora. A quel tempo sul territorio non c’erano tante attività sportive come ora, solo il calcio, lui è riuscito ad avvicinare tanti giovani a questa disciplina, che era ancora poco conosciuta e ha arricchito il comprensorio di un nuovo sport. Ma è stato importante anche a livello umano, aiutando molti ragazzini a uscire da situazioni particolari, come spesso accade nelle realtà sportive».

Il primo tesserato fu proprio il figlio Damiano, ad appena sei anni. Poi sul tatami di Franco sono passate due generazioni, non solo di venturinesi. «Tantissimi ragazzi e ragazze sono stati nostri allievi – prosegue – e nel tempo abbiamo avuto diversi campioni di judo anche in competizioni nazionali, cosa che ci rende fieri e che conferma che il percorso avviato dal mio papà è stato buono e positivo». Damiano aveva quattro anni quando Franco si è trasferito a Venturina, e da sempre ha condiviso con lui la passione per il judo, diventando anche lui istruttore.

«Ho iniziato giovanissimo a insegnare dandogli una mano – aggiunge – . È un lavoro bellissimo, impegnativo ma ripaga con tante soddisfazioni. Papà poi mi ha passato il testimone trent’anni fa e sono diventato presidente dell’associazione». Ma c’è anche il figlio di Damiano pronto a seguire le orme di famiglia. Si chiama Cristian, ha 13 anni ed è una promessa del judo, primeggiando in varie competizioni nazionali. «È molto bravo e ha le doti giuste per insegnare, si vede da come si dedica ai bambini soprattutto – sottolinea Damiano – . Per cui sarà presto pronto a diventare istruttore come me e come suo nonno. Rappresenta la certezza che la storia continuerà». Un passaggio generazionale in famiglia e sul tatami che, unito ai risultati degli allievi, racconta l’importanza di investire sullo sport per il futuro della comunità. «Siamo orgogliosi – conclude – di continuare a portare avanti quei valori che hanno permesso a papà Franco di formare tanti ragazzi e ragazze ormai adulti e genitori di bambini che praticano judo».


 

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