Il Tirreno

Il cantiere infinito

Piombino, social housing in via Pertini: dopo anni di ritardi quasi pronti gli 80 alloggi

di Luca Centini

	Il cantiere per la costruzione di Piombino Living
Il cantiere per la costruzione di Piombino Living

Le case saranno in affitto o in vendita a prezzi calmierati: l’opera avrebbe dovuto essere pronta già nel 2021

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PIOMBINO. La luce in fondo al tunnel in via Pertini ha l’aspetto di tre grandi palazzoni quasi completamente liberi dalle attività di cantiere. Un tunnel, giusto per dare la dimensione della vicenda, lungo sei anni, visto che i lavori per la realizzazione di Piombino Living – così si chiama il nuovo comparto da 80 alloggi – sono iniziati nel 2019, seminando in questi anni una lunga scia di problemi e ritardi. E proteste, a partire da chi non ha mai gradito l’impatto dei tre giganti a pochi metri dal campo sportivo del Montemazzano e praticamente attaccato all’asilo comunale Panda, fino agli abitanti della zona che hanno vissuto periodi segnati dai disagi per le chiusure del traffico, in particolare durante i lavori per allacci idraulici ed elettrici del complesso.

Il passato ormai è alle spalle e il futuro, finalmente, si avvicina. O almeno è quanto emerge dal cronoprogramma aggiornato che Abitare Toscana, il braccio operativo del Fondo Housing Toscano, riferisce al Tirreno. Giugno dovrebbe essere il mese buono per la chiusura delle attività del cantiere, alla quale seguiranno le operazioni di collaudo. A fine anno, dunque, gli appartamenti di Piombino Living potrebbero finalmente essere abitati.

Il cantiere infinito

Quando il cantiere di via Pertini muoveva i suoi primi passi, nel 2019, il livello della fiducia era particolarmente alto. Due anni di cantiere, gli ottanta alloggi sarebbero stati disponibili nel 2021. L’idea, dunque, era quella di concretizzare in tempi rapidi il progetto di social housing pianificato dal Comune, all’epoca guidato dal sindaco Massimo Giuliani. Il progetto, fin da subito, divise l’opinione pubblica. Da una parte chi riteneva il complesso sovradimensionato sia per impatto su quella parte della città, sia rispetto alla domanda immobiliare. Dall’altra chi, al contrario, difendeva l’aspetto sociale dell’intervento, basato su affitti calmierati e acquisti di prime case a prezzi contenuti. Il dibattito, in realtà, è rimasto impantanati nei gravi ritardi dell’opera, del cantiere al quale ormai i piombinesi si sono abituati, se non rassegnati. Fin da subito si sono verificati problemi legati alla bonifica dei terreni, poi è stato un vero stillicidio di problemi che si sono venuti a creare durante i lavori dell’impresa che si è aggiudicata l’appalto. I tempi si sono di fatto triplicati. E solo da poco tempo, finalmente, il complesso pare vicino alla realizzazione. I palazzoni sono liberi dalle impalcature, sembrano a buon punto anche le aree condivise che saranno gestite con il coinvolgimento di enti del terzo settore, procedono i lavori di rifinitura. A pochi passi dalla piccola area di sosta dell’asilo nido sono stati piantati alcuni alberi e posizionate delle sedute. Insomma, il cantiere che già nel 2021 pareva in dirittura di arrivo forse è vicino davvero a chiudersi.

Social housing

Ma in cosa consiste Piombino Living? Chi vorrebbe abitare in quegli alloggi? Si tratta di affitti o di case in vendita? Domande che i piombinesi si pongono e alle quali Abitare Toscana, il gestore sociale che fa capo al Fondo Housing Toscano, risponde da tempo. L’investimento, pari a circa 10 milioni di euro, mette insieme diversi partner, tra cui Investire Sgr. I tre palazzoni ospitano 80 alloggi, di cui 50 saranno assegnati a locazione convenzionata, 15 saranno assegnati con patto di futura vendita e altri 15 a vendita convenzionata. Bilocali, trilocali e quadrilocali a prezzi calmierati e a canoni contenuti, per venire incontro alla domanda di prima casa delle famiglie.

«Accanto all’offerta delle unità residenziali, il progetto vede inoltre la realizzazione di spazi integrativi dell’abitare al servizio degli abitanti del complesso e della collettività, spazi quindi che permettono di ampliare la dimensione domestica inclusiva ad una maggiore condivisione con il vicinato», si legge sul sito di Abitare Toscana. Questa è l’idea originaria che, qualora le tempistiche dovessero essere confermate, potrebbe concretizzarsi a breve. «Confidiamo di vedere gli alloggi abitati a fine anno – spiega Tancredi Attinà, general manager di Abitare Toscana – l’intervento ha riscontrato numerose difficoltà per i problemi che via via ha posto l’impresa d’appalto, ma ora finalmente ci siamo. Da tempo rispondiamo a numerose richieste di informazioni di persone interessate sia alla locazione che al possibile acquisto degli immobili. Contiamo di dare vita quanto prima a questo progetto».

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