Il Tirreno

L'incidente in mare

Incendio sul "Giallone", il rimborso per i passeggeri e lo stop alla nave


	Il traghetto evacuato
Il traghetto evacuato

Aperta un'inchiesta da parte della Guardia Costiera: i viaggiatori sono stati ricollocati con altre compagnie

22 agosto 2024
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PIOMBINO. Il giorno dopo la tragedia sfiorata è tempo di indagini e bilanci. L’incendio scoppiato martedì pomeriggio nella sala macchine del traghetto Corsica Express Three mentre stava svolgendo la traversata da Piombino a Portoferraio (all’altezza dell’isolotto di Palmaiola, due miglia fuori dall’area portuale) non ha infatti provocato feriti gravi.

Il bilancio

Solo un caso di attacco di panico e un paio di persone che hanno subito lievi escoriazioni e ustioni da sfregamento dovute allo scivolo gonfiabile di salvataggio, di cui una portata al pronto soccorso dell’ospedale di Piombino: un bilancio sicuramente positivo, frutto della tempestività d’intervento dell’equipaggio (con il comandante che ha subito “scaricato” anidride carbonica nella sala macchine, limitando le fiamme) e del buon coordinamento della macchina dei soccorsi che ha attuato l’evacuazione totale dei 276 passeggeri e dei 17 membri dell’equipaggio del traghetto.

Le operazioni sono terminate però solo nella serata di martedì: dopo l’apertura del portellone di carico dell’imbarcazione – avvenuta senza l’ausilio (come inizialmente previsto) di un generatore esterno dato che i vigili del fuoco sono riusciti a ristabilire l’operatività del sistema elettrico della nave – i passeggeri sono stati fatti salire uno alla volta per riprendere possesso dei propri beni e soprattutto dei loro veicoli: nessuna delle auto contenute nella stiva ha subito danni, dato che l’incendio – come appurato dai sopralluoghi dei vigili del fuoco – è rimasto contenuto nell’area della sala macchine.

«Abbiamo organizzato i servizi di assistenza – spiegano dalla compagnia di navigazione Corsica Sardinia Ferries, proprietaria del Corsica Express Three – e la riprotezione dei passeggeri, a nostra cura e a nostre spese, con un’altra compagnia per consentire loro di arrivare a destinazione la sera stessa». Come confermato anche dalla capitaneria di porto di Piombino, tutti i passeggeri rimasti bloccati a bordo del “Giallone” – come è stata ribattezzata da piombinesi ed elbani la nave in questione – hanno raggiunto Portoferraio poche ore dopo la fine della maxi-emergenza che per tutto il pomeriggio ha convogliato alla banchina 2 del porto piombinese vigili del fuoco, carabinieri, guardia di finanza, mezzi portuali e personale medico e paramedico.

Il risarcimento

«A titolo di risarcimento – concludono dalla compagnia di navigazione – offriremo un buono regalo del valore di 100 euro che potranno utilizzare in futuro». Intanto il traghetto resterà fermo fino alla mattina del 29 agosto per ulteriori verifiche e interventi di ripristino. Nella giornata di ieri il Corsica Expres Three è stato già al centro di una serie di interventi. Sono stati smontati i Mes (gli scivoli di emergenza utilizzati per l’evacuazione) e la nave è stata trasferita con l’ausilio di un rimorchiatore in una banchina non operativa, rendendo nuovamente utilizzabile il molo 2 del porto.

L'inchiesta sulle cause del rogo

La guardia costiera ha aperto, come da prassi, un’inchiesta amministrativa su quello che è considerato al momento niente più di un sinistro marittimo: per questo i militari – che hanno comunque informato la Procura – stanno acquisendo le relazioni dei vigili del fuoco. Le cause del rogo sono ancora oggetto di approfondimenti. Secondo quella che è ritenuta attualmente l’ipotesi più accreditata, l’incendio sarebbe scaturito per un banale guasto elettrico nella zona del motore di sinistra della nave (che risulta infatti il più danneggiato). Corsica Ferries fa sapere che «gli uffici stanno procedendo con le riprotezioni dei passeggeri con altre compagnie» in attesa della ripresa della linea.

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