Il Tirreno

L’operazione

Elba, stop alle spiagge “apparecchiate”: il blitz, il sequestro e le multe


	L'intervento degli agenti a Campo nell'Elba
L'intervento degli agenti a Campo nell'Elba

Gli agenti della Municipale sono intervenuti dopo le numerose segnalazioni: sequestrati 15 ombrelloni e 10 “spiaggine”

21 agosto 2024
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CAMPO NELL'ELBA. Sono le 7,30 del mattino. E il litorale di Campo nell’Elba è già disseminato di ombrelloni, teli da mare e “spiaggine”, la tradizionali sedie utilizzate sul bagnasciuga. Di bagnanti, invece, nemmeno l’ombra. L’attrezzatura però è già disposta, come a voler marcare il territorio: qui, a un orario più comodo, il posto è già fissato. O meglio, “apparecchiato” per la giornata al mare. Una pratica tanto diffusa quanto illegale perché mirata a privare la spiaggia libera della sua peculiarità, ovvero essere a disposizione di tutti.

Per questo ieri mattina la polizia municipale di Campo nell’Elba si è messa all’opera in quello che si può definire un blitz in piena regola. Tra le 7 e le 8 del mattino quattro agenti si sono diretti sul litorale e insieme agli operai comunali hanno battuto metro dopo metro la spiaggia libera di Campo. Sequestrando tutto il materiale disposto sull’arenile: in tutto 15 ombrelloni e 10 spiaggine, oltre a una discreta quantità di teli da mare che – a differenza del resto delle attrezzature da spiaggia – non sono stati sequestrati ma accatastati lontano dal bagnasciuga così da non creare più fastidio a chi voleva usufruire liberamente del litorale. Un’operazione di successo che ha costretto chi voleva riprendere possesso della propria attrezzatura da mare a recarsi al comando della polizia municipale e pagare una multa da 50 euro per riscattare ogni singolo pezzo posto sotto sequestro.

«Alcuni sono anche venuti a reclamarmi e hanno pagato il quantitativo previsto dal verbale – commenta il comandante della polizia municipale di Campo nell’Elba Francesco Modica Di Marco – si tratta di una violazione vera e propria del regolamento demaniale del Comune, per cui la sanzione scatta immediatamente. E devo dire che l’operazione ha dato i suoi frutti per ripulire la spiaggia libera dai tanti che ormai erano abituati ad apparecchiarla fin dalla sera prima, così da “prenotarsi” il posto in un arenile che dovrebbe essere a libero uso di tutti quanti i cittadini».

La maggior parte «sono turisti – spiega il comandante della municipale di Campo – ma ci sono anche parecchi elbani che si dedicano a questo tipo di pratiche. Negli ultimi 3-4 anni – racconta Modica Di Marco – questo tipo di operazioni contro le spiagge apparecchiate sono state fatte in maniera costante, anche con finanziamenti ottenuti dalla Prefettura». Quest’anno invece «abbiamo fatto fino a questo momento controlli più saltuari – ammette il comandnate della municipale – ma nelle ultime settimane ci sono arrivate sempre più segnalazioni di questo fenomeno sulle nostre spiagge libere comunali. Non sempre siamo stati puntuali perché avevamo personale impegnato altrove, visto il grande afflusso di turisti a ridosso del Ferragosto. Così ieri mattina – racconta Modica Di Marco – abbiamo predisposto questa operazione mirata. E i numeri danno ragione di quest’esigenza di intervento: questo fenomeno – conclude – va a penalizzare la gente comune, chi magari non può permettersi di affittare un ombrellone in uno stabilimento balneare. E quindi è necessario per ristabilire anche una funzione sociale della spiaggia libera».


 

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