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Montecatini, al Tettuccio reti ai soffitti contro le cadute di intonaco

di Simona Peselli
I cartelli di divieto al Tettuccio
I cartelli di divieto al Tettuccio

L’amministratore: «Antiestetiche ma funzionali alla sicurezza»

23 ottobre 2024
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MONTECATINI. Stanno per iniziare i lavori che metteranno in sicurezza le porzioni dello stabilimento termale Tettuccio ora interdette al pubblico perché sono avvenuti crolli. Si tratta del posizionamento di reti di sicurezza. «Certamente sono anti estetiche – conferma Luca Quercioli, amministratore unico di Terme di Montecatini spa – . Le reti sono di contenimento sui solai, non vengono sistemate come deterrenti all’avvicinamento dei volatili».

Si tratta di una serie di interventi che saranno eseguiti nei prossimi mesi. «Ci muoviamo a step – conferma Quercioli – . Il problema è che la Soprintendenza, giustamente, ci invita alla messa in sicurezza e al mantenimento del bene. Non siamo in grado di effettuare restauri che avrebbero un costo di qualche milione di euro. Con i mezzi a disposizione in questo momento, soldi che arrivano dagli affitti e dagli eventi, abbiamo risorse limitate che ci consentono di mettere in sicurezza alcune zone di passaggio per scongiurare la caduta di pezzi dall’alto».

E aggiunge: «Posso fare questo con le reti che sono quelle previste dalla Soprintendenza e già autorizzate. Reti in presenti anche in altri musei italiani. In questa settimana saranno spesi circa 15 mila euro». «La procedura era stata pianificata a luglio, poi abbiamo dovuto valutare tre preventivi e adesso siamo in grado di procedere» va avanti Quercioli. Per mettere subito in sicurezza totalmente lo stabilimento Tettuccio occorrerebbero molti più soldi. «Con 200 mila euro – aggiunge l’amministratore – sarebbe possibile intervenire su tutto il complesso. Ma intanto partiamo da queste reti. Poi sarebbe necessario intervenire sui problemi di umidità. Sostituendo le guaine di alcune parti della zona di passaggio».

Le prescrizioni arrivano direttamente dalla Soprintendenza. Contemporaneamente stanno per arrivare anche le telecamere. «Saranno installate alla Torretta e alle Leopoldine per scongiurare atti vandalici e intrusioni indesiderate – aggiunge Quercioli – poi procederemo anche con il Tettuccio».

Intanto si attendono tempi migliori. «Speriamo nell’asta prevista per il giorno 11 marzo – commenta Quercioli – . Sono fiducioso e spero nell’arrivo di un compratore lungimirante».

Da mesi in città si parla di un gruppo italiano fortemente interessato all’acquisto che ha effettuato numerosi sopralluoghi e che sta facendo le proprie valutazioni imprenditoriali. E dunque marzo 2025 potrebbe diventare una data cruciale per Montecatini e le sue Terme. «La funzione della Regione e del Comune – aggiunge Quercioli – è quella di incentivare la riorganizzazione del sito, sono quindi disponibili a qualsiasi azione finalizzata a questo scopo. Ad esercitare il diritto di prelazione, a comprare e a ridarlo in gestione. Da parte nostra dobbiamo garantire la continuità e l’apertura del Tettuccio. Se disgraziatamente dovessimo trovarci alla chiusura sarebbe un disastro. Quindi stiamo lavorando per garantire il valore e la continuità dell’azienda e di quello che rappresenta, in modo che abbia un valore spendibile. Chiuso diventerebbe una cattedrale nel deserto».
 

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