Terme: ecco il valore dei beni destinati all’asta
Immobile per immobile la stima in vista dell’incanto di marzo La parte del leone (quasi 9 milioni di euro) la fa il Tettuccio
MONTECATINI. Le Terme tornano in vendita, l’asta è fissata per l’11 marzo alle 12 nell’ufficio del notaio Vincenzo Gunnella in via Masaccio 187. Si partirà da un’offerta base di 35 milioni e 613.793,75 euro, dopo che era andata deserta quella di luglio a 42 milioni. L’elenco dei beni in vendita comprende immobili, mobili, marchio, beni immateriali ed aziende, tutti facenti parte del cosiddetto “Ramo Termale” della società concordataria “Terme di Montecatini Spa”.
I beni
L’elenco del complesso immobiliare comprende l’Istituto Grocco di viale delle Palme (fabbricato chiuso e non più utilizzato dal 2008); le Terme Excelsior al 61 di viale Verdi (situato in una area di oltre 7mila metri quadrati di estensione); le Terme Salute di via della Salute (comprendente cinque corpi di fabbrica collegati tra loro da un caratteristico percorso porticato): le Terme Leopoldine di viale Verdi (l’intero complesso è allo stato di cantiere e nella sua corte di pertinenza sono presenti alcune sorgenti termali intestate alla Regione e ciò comporta una servitù di passo per eventuale accesso alle sorgenti da parte della proprietà o del gestore della concessione); le Terme Redi di viale Bicchierai (attualmente l’immobile è gestito dalla Croce Rossa Italia); le “Terme Regina” di piazza Giusti all’interno del parco del Tettuccio; le “Terme Tamerici” di viale dei Salici; l’ex lavanderia di via della Salute; gli acquedotti, i manufatti e relativi terreni (tra cui vari appezzamenti in collina) per oltre 48mila metri quadrati; le Terme Torretta nel piazzale Fiamme Gialle; le “Bibite Gratuite” di viale pietro Grocco (quest’ultimo sede dello storico “mercato della salute”); la Fortuna ex biglietteria”, denominata anche biglietteria centrale, che nel piano interrato del corpo di fabbrica originario ospita la sorgente “La Fortuna” da molti anni inutilizzata per la scarsa portata e intestata alla Regione Toscana; l’edicola di viale Verdi; le ex latrine Fortuna con corte pertinenziale nel parco termale; il negozio al civico 1 di viale Grocco; il negozio al civico 51 di viale Verdi; le nuove serre tra via della Salute e il viale Marconi; vari appezzamenti di terreno a uso pubblico in diverse zone della città per una superficie totale di 25mila metri quadrati; altri terreni fra cui il “vassoio” per ulteriori 7.917 metri quadrati; le serre calde Torretta tra via Baragiola e viale dei Tigli. Ma soprattutto c’è il fiore all’occhiello di Montecatini, il gioiello liberty che ha permesso alla città di entrare nel Patrimonio Unesco, ossia le Terme Tettuccio: lo stabilimento è composto da sei edifici, tutti collegati da un maestoso portico a incorniciare tre ampi cortili scoperti, uno dei quali ospita la fonte d’acqua del Tettuccio con la vasca a forma di valva di conchiglia, coronata dalla “Fontana dei Coccodrilli”. E poi ci sono i marchi, beni mobili e il ramo aziendale per l’attività che comprende le cure idropiniche.
La stima
Ma qual è il valore di questi beni? L’elenco comprende anche le stime dove, nemmeno a dirlo, la parte del leone la fanno le Terme Tettuccio. Guardando nel dettaglio le Bibite Gratuite sono stimate 225.750 euro; l’ex biglietteria Fortuna 495.750 euro; l’edicola di viale Verdi 51.750 euro; l’istituto Grocco 546mila euro; le latrine Fortuna 39.750 euro, l’ ex lavanderia 313.500 euro; il negozio di viale Grocco 37.500 euro, il negozio di viale Verdi 71.250 euro; le nuove serre 532.500 euro; il parchi pubblici 684.000 euro; le serre Torretta 100.500 euro; le Terme Excelsior 4.854.000 euro; le Terme Salute 3.266.250 euro; le Terme Leopoldine 3.011.250 euro; le Terme Redi 6.799.500 euro; le Terme Regina 1.162.000 euro; le Terme Tamerici 1.326.750 euro; le Terme Tettuccio 8.993.000 euro; le Terme Torretta 134mila euro; gli acquedotti manufatti e terreni 558mila euro, per un totale del patrimonio immobiliare di 33.203.000 euro. Poi ci sono i beni mobili, valutati in 225.543,75 euro, oltre 800mila euro di cessione di rami d’azienda e un milione e 376mila euro di partecipazione in gestione complementare (quella relativa alle Terme Torretta).
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