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Il futuro della città

Terme: ecco il valore dei beni destinati all’asta

di Simona Peselli
Una veduta aerea dello stabilimento Tettuccio
Una veduta aerea dello stabilimento Tettuccio

Immobile per immobile la stima in vista dell’incanto di marzo La parte del leone (quasi 9 milioni di euro) la fa il Tettuccio

17 ottobre 2024
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MONTECATINI. Le Terme tornano in vendita, l’asta è fissata per l’11 marzo alle 12 nell’ufficio del notaio Vincenzo Gunnella in via Masaccio 187. Si partirà da un’offerta base di 35 milioni e 613.793,75 euro, dopo che era andata deserta quella di luglio a 42 milioni. L’elenco dei beni in vendita comprende immobili, mobili, marchio, beni immateriali ed aziende, tutti facenti parte del cosiddetto “Ramo Termale” della società concordataria “Terme di Montecatini Spa”.

I beni

L’elenco del complesso immobiliare comprende l’Istituto Grocco di viale delle Palme (fabbricato chiuso e non più utilizzato dal 2008); le Terme Excelsior al 61 di viale Verdi (situato in una area di oltre 7mila metri quadrati di estensione); le Terme Salute di via della Salute (comprendente cinque corpi di fabbrica collegati tra loro da un caratteristico percorso porticato): le Terme Leopoldine di viale Verdi (l’intero complesso è allo stato di cantiere e nella sua corte di pertinenza sono presenti alcune sorgenti termali intestate alla Regione e ciò comporta una servitù di passo per eventuale accesso alle sorgenti da parte della proprietà o del gestore della concessione); le Terme Redi di viale Bicchierai (attualmente l’immobile è gestito dalla Croce Rossa Italia); le “Terme Regina” di piazza Giusti all’interno del parco del Tettuccio; le “Terme Tamerici” di viale dei Salici; l’ex lavanderia di via della Salute; gli acquedotti, i manufatti e relativi terreni (tra cui vari appezzamenti in collina) per oltre 48mila metri quadrati; le Terme Torretta nel piazzale Fiamme Gialle; le “Bibite Gratuite” di viale pietro Grocco (quest’ultimo sede dello storico “mercato della salute”); la Fortuna ex biglietteria”, denominata anche biglietteria centrale, che nel piano interrato del corpo di fabbrica originario ospita la sorgente “La Fortuna” da molti anni inutilizzata per la scarsa portata e intestata alla Regione Toscana; l’edicola di viale Verdi; le ex latrine Fortuna con corte pertinenziale nel parco termale; il negozio al civico 1 di viale Grocco; il negozio al civico 51 di viale Verdi; le nuove serre tra via della Salute e il viale Marconi; vari appezzamenti di terreno a uso pubblico in diverse zone della città per una superficie totale di 25mila metri quadrati; altri terreni fra cui il “vassoio” per ulteriori 7.917 metri quadrati; le serre calde Torretta tra via Baragiola e viale dei Tigli. Ma soprattutto c’è il fiore all’occhiello di Montecatini, il gioiello liberty che ha permesso alla città di entrare nel Patrimonio Unesco, ossia le Terme Tettuccio: lo stabilimento è composto da sei edifici, tutti collegati da un maestoso portico a incorniciare tre ampi cortili scoperti, uno dei quali ospita la fonte d’acqua del Tettuccio con la vasca a forma di valva di conchiglia, coronata dalla “Fontana dei Coccodrilli”. E poi ci sono i marchi, beni mobili e il ramo aziendale per l’attività che comprende le cure idropiniche.

La stima

Ma qual è il valore di questi beni? L’elenco comprende anche le stime dove, nemmeno a dirlo, la parte del leone la fanno le Terme Tettuccio. Guardando nel dettaglio le Bibite Gratuite sono stimate 225.750 euro; l’ex biglietteria Fortuna 495.750 euro; l’edicola di viale Verdi 51.750 euro; l’istituto Grocco 546mila euro; le latrine Fortuna 39.750 euro, l’ ex lavanderia 313.500 euro; il negozio di viale Grocco 37.500 euro, il negozio di viale Verdi 71.250 euro; le nuove serre 532.500 euro; il parchi pubblici 684.000 euro; le serre Torretta 100.500 euro; le Terme Excelsior 4.854.000 euro; le Terme Salute 3.266.250 euro; le Terme Leopoldine 3.011.250 euro; le Terme Redi 6.799.500 euro; le Terme Regina 1.162.000 euro; le Terme Tamerici 1.326.750 euro; le Terme Tettuccio 8.993.000 euro; le Terme Torretta 134mila euro; gli acquedotti manufatti e terreni 558mila euro, per un totale del patrimonio immobiliare di 33.203.000 euro. Poi ci sono i beni mobili, valutati in 225.543,75 euro, oltre 800mila euro di cessione di rami d’azienda e un milione e 376mila euro di partecipazione in gestione complementare (quella relativa alle Terme Torretta).

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