Nave incagliata a Marina di Massa, albergatori e balneari: «Rischio impatto su turismo»
Gli addetti chiedono «maggiore comunicazione dal Comune». L’hotel Tirreno: «Rimarrà chiusa la principale attrazione»
MASSA. La preoccupazione, dicono, «è inevitabile». D’altronde, anche se sembra scongiurato il rischio di inquinamento ambientale (dal momento che sono stati rimossi quasi del tutto carburante e sostanze inquinanti presenti a bordo) la nave incagliata al pontile di Marina potrebbe avere delle ripercussioni negative sul turismo. Certo, potrebbe anche far scattare quel turismo del macabro – anche se in questo caso non ci sono stati morti – che hanno vissuto ad esempio Cogne e Rigopiano. Ma è anche possibile che, invece, i turisti, la nave, li allontani.
«Bisogna considerare anzitutto che, al di là della nave, il pontile, che è la principale attrazione di Marina, rimarrà probabilmente chiuso. Almeno lo aprissero un tratto per consentire di vedere la nave», commenta Marco Binda, direttore dell’hotel Tirreno che si trova proprio di fronte al pontile, quindi vista nave. Di chiamate dai clienti allarmati o anche solo incuriositi, al momento, non ne ha ancora ricevute. «Anzi, molti nemmeno lo sapevamo e la cosa mi sembra strano». Però rimane il dubbio di come sarà la stagione turistica estiva. «Non sappiamo nulla. Proprio in questi giorni stiamo cercando informazioni – continua il direttore dell’hotel Tirreno – per capire cosa dire ai nostri clienti».
La mancanza di informazioni certe è quello che più tormenta il settore degli albergatori, almeno quelli più esposti al problema. Lo conferma la loro rappresentante, Sabrina Giannetti, presidente Federalberghi Costa Apuana, che ha un hotel al Cinquale. «Vorremmo avere un cronoprogramma preciso dei lavori dall’amministrazione – commenta – . Chiaro che non siamo abituati a gestire questi eventi però è importante sapere cosa comunicare ai nostri clienti. Bisogna avere un approccio più razionale sul problema e sul turismo in generale. Vogliamo sapere qual è il piano per la gestione del problema».
E se questo è il pensiero degli albergatori, non è molto diverso quello dei balneari. In particolare di quelli che hanno lo stabilimento a ridosso del Pontile. Anna Maria Marchetti, titolare del bagno Tirreno, lato Viareggio del Pontile, spiega che «ad oggi non sappiamo nulla. Dovremmo poter aprire regolarmente e speriamo di avere notizie presto, perché a breve si inizierà a lavorare per la stagione. Confidiamo nel fatto che, salvo divieti di balneazioni, non ci siano grandi ripercussioni. Crediamo di non perdere i nostri clienti abituali. Certo, per quelli che vengono da fuori, possibile che delle conseguenze ci siano. Non possiamo far finta di non essere preoccupati. Vediamo cosa succederà intorno a Pasqua, quando in genere riceviamo le prime telefonate dei clienti per la stagione».
Interviene anche, contattati dal quotidiano Il Tirreno, il Consorzio dei balneari Massa: «Confidiamo nel lavoro delle istituzioni, che dal giorno del naufragio della Guang Rong stanno lavorando per mettere in sicurezza l’habitat e per ripristinare la situazione».
Non manca sicuramente la preoccupazione nemmeno da parte loro. «Appurato che non ci sarebbero danni ambientali e che soprattutto non è avvenuto il peggio, ovvero la morte dell’equipaggio, la preoccupazione per il turismo in generale c’è; siamo comunque fiduciosi che il relitto possa essere portato via prima dell’estate e che possano partire anche dei lavori di messa in sicurezza e di progettazione del pontile, simbolo delle estati marinelle. Crediamo molto nel lavoro di squadra che stanno facendo tutti i soggetti coinvolti e possiamo solo auspicare il meglio per i prossimi mesi. Nel frattempo inizieremo a lavorare come sempre in vista della primavera e della stagione estiva per accogliere al meglio residenti e turisti che scelgono il nostro litorale per trascorrere le proprie vacanze».