Il Tirreno

I dettagli

Andrea Bocelli ristruttura una storica villa in Toscana, ecco come trasformerà un ex night club: il progetto

di Daniela Marzano
Due immagini della storica residenza
Due immagini della storica residenza

Parla l’ingegnere che sta curando il piano di ristrutturazione del complesso ex Oliviero

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MASSA. Il fascino della proprietà ex-Oliviero, il locale che fece trend e la storia negli anni Sessanta e Settanta del Novecento, riavrà una nuova vita e dignità grazie alla tenacia e allo stile della famiglia di Andrea Bocelli, che l’ha acquistata nel 2002 rinominandola "Alpebella". Inserita all’incrocio tra le vie principali di Ronchi-Poveromo, via Verdi e via Lungomare di Levante, si tratta di un complesso composto da diversi fabbricati realizzati attorno all’edificio principale, la storica villa, immersa in un grande parco.

La storia

Realizzata dal sen. Armando Angelini nel 1932, la Villa è un edificio imponente per dimensione, in stile eclettico (dato dalla mescolanza dei migliori stilemi di diversi movimenti architettonici, storici e anche esotici). Il complesso fu poi oggetto di vari passaggi divenendo, negli anni ’60, uno dei locali più rinomati della Riviera. In seguito alla chiusura dopo l’incendio del 1979, l’intera area iniziò un lento declino e, nonostante le manutenzioni effettuate nel tempo, raggiunse uno stato di abbandono, e sono stati presentati negli anni alcuni atti abilitativi allo scopo di limitare il lento degrado in cui stavano versando gli edifici. Luigi Giglioli è l’ingegnere che si occupa dei lavori di Alpebella per conto della famiglia Bocelli: «Gli interventi si sono concentrati principalmente sugli edifici di maggior rilevanza, un tempo adibiti alla residenza del proprietario, a quella del custode e soprattutto alla villa posta al centro del lotto di pertinenza. Nel 2011, con il benestare del Ministero per i beni e le attività culturali, sono state eseguite opere di manutenzione ordinaria volte alla salvaguardia dei prospetti e degli affreschi esterni, mentre nel 2016 invece sono state eseguite opere di manutenzione straordinaria sulla residenza del proprietario. Nel 2017 e nel 2019 sono stati presentati atti abilitativi per interventi localizzati principalmente ancora nella villa, incentrando il permesso come struttura adibita ad albergo come previsto dalle norme della Legge Regionale sul Turismo. Per poter effettuare alcuni recuperi e ripristini dell’area esterna che circonda il complesso, sono state demolite le due piscine rettangolari presenti mentre è stata mantenuta la piscina di forma irregolare costruita intorno agli anni ’70 nel giardino dell’allora night-club Oliviero».

I progetti

«Giunti a questo punto l’intenzione della attuale proprietà è quella di intervenire con un Piano di Recupero coordinato ed esteso a tutta l’area, con lo scopo principale di salvaguardare - se non tutto il passato - almeno la memoria del sito, e fare sì che questa piccola impresa resti un punto fermo e irrinunciabile come lascito per il futuro. Il Piano viene presentato contestualmente alla richiesta di Variante al Regolamento Urbanistico, che ha come obiettivo quello di privilegiare il ritorno alla originaria configurazione storico/monumentale dell’intero complesso e di riqualificare un’area privata, ormai chiusa da decenni e completamente inutilizzata, ridefinendone globalmente la sua destinazione d’uso in sintonia con la sua storia. Per il progetto di rivalorizzazione dell’intero complesso sono stati tenuti in considerazione due aspetti fondamentali: il recupero di tutta quella parte originaria, facente parte del primissimo insediamento risalente agli anni 20-30 del ‘900, e il ripristino della zona un tempo dedicata al Club Oliviero, che si affaccia sul Lungomare».

Gli obiettivi

In sintesi, gli obiettivi previsti dal Piano di Recupero e contestuale Variante al Regolamento Urbanistico possono essere riassunti nell’eliminazione dello stato di forte degrado, grazie a una riqualificazione attenta alla parte storica e paesaggistica dell’intero complesso, e nell’aumentare le potenzialità attrattive e il carattere del luogo, facendolo tornare un punto di aggregazione per eventi di prestigio con evidenti ricadute economiche e culturali sull’intero contesto territoriale. «Il compendio – continua l’ingegnere - rimarrà interamente di proprietà privata, e sarà riunificato in un unico ambito di conservazione denominato ‘AC.6.04 – Ex Villa Oliviero’, con lo scopo di riqualificare e valorizzare la villa con il suo giardino e di privilegiare il ritorno alla originaria configurazione storico/monumentale con norme che consentano procedure più snelle e dirette per gli interventi sui singoli immobili».

Gli eventi

Sono quelli che hanno evidenziato l’impronta socio-culturale della famiglia Bocelli, essendo l’area già stata scelta per ospitare sfilate di moda (anche di beneficenza), eventi e mostre di associazioni, e soprattutto eventi legati principalmente all’attività della ABF – Andrea Bocelli Foundation, ente filantropico nato con la mission di far crescere le comunità dei paesi in via di sviluppo (Programma Break the Barriers) e sovvenzionare la ricerca scientifica e tecnologica per aiutare le persone con disabilità (programma Challenges). La Abf aderisce anche alla Celebrity Adventures Foundation, sostenuta da molte celebrità internazionali, che organizza eventi benefici itineranti. L’estate scorsa nella grande tensostruttura nel parco Alpebella, personaggi del calibro di Gerard Butler e Gloria Gaynor hanno partecipato alla serata-evento (con asta benefica) ispirata al film “The greatest showman”, tra giocolieri e lustrini. Riguardo agli eventi per il 2024, «una parte degli eventi culturali che vi si svolgeranno saranno concordati con il Comune nelle date, nei contenuti e nelle modalità operative e di accesso attraverso una apposita convenzione. Nel frattempo, in questa fase di svolgimento del percorso procedurale della Variante al Regolamento Urbanistico con contestuale Piano di Recupero continueranno a svolgersi eventi programmati con le ordinarie modalità operative», conclude l’ingegner Giglioli.

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