Lodovica Lazzerini, co-autrice di Big Mama: «Il mio nome a Sanremo è stata la realizzazione di un sogno»
Carrara, la carriera dell’artista che ha iniziato a fare musica a 6 anni: «Vi racconto come è nata “La rabbia non ti basta”»
CARRARA. Ha partecipato a Sanremo come co-autrice di Big Mama, scrivendo assieme il brano “La rabbia non ti basta”. Lei è Maria Lodovica Lazzerini, 24 anni, musicista di Carrara che con questa canzone si è fatta conoscere al grande pubblico in veste di autrice (oggi pubblica con Bmg Rights Management Italy di Milano) grazie anche ad un percorso artistico fatto di studio e di passione. L’abbiamo intervistata, per conoscere più da vicino le emozioni provate in queste ultime settimane. Un viaggio emotivo, che le ha consentito da spiccare il volo nel mondo della musica che conta, ma iniziato all'ombra delle Alpi Apuane, dove in tenera età aveva già dimostrato di avere la stoffa dell'artista, anche soltanto nelle esibizioni al liceo. Quel fattore in più, che le ha permesso di giungere come autrice ad uno dei festival musicali più importanti del mondo, ritagliandosi già una grande soddisfazione personale e professionale.
Quando e come ha cominciato a fare musica?
«Ho cominciato quando ero davvero molto piccola, circa all’età di 6 anni. Una mattina, dopo aver fatto un sogno, sono andata da mamma e le ho detto: “Mamma, voglio imparare a suonare la chitarra”. Da lì ho iniziato le lezioni e alla seconda già avevo una band. Avevo appena 6 anni: tutti erano completamente entusiasti e razionalmente poco consci, ma la sensazione era bellissima. Da lì è iniziato il mio percorso: poi, alle medie, ho preso a studiare anche pianoforte, fino a quando a 13 anni, per totale esigenza di comunicare quello che la mia timidezza inibiva, ho iniziato a scrivere ciò che sentivo. E non mi sono più fermata. Ho iniziato il mio progetto artistico, che ho portato avanti fino allo scorso anno e adesso mi dedico invece esclusivamente alla scrittura di testi e melodie».
Che sensazione è stata sentire il proprio nome citato sul palco di Sanremo?
«Sentirlo pronunciare da Amadeus è stata veramente la realizzazione di un sogno. Una tappa fondamentale, che ha fatto sì che ricevessi una conferma del mio lavoro, e questo mi ha veramente dato tanta carica. In più, sentire il mio nome vicino a quello di Marianna (BigMama, ndc) è stato bello il doppio. Le devo tanto per avermi dato questa possibilità. La sessione in cui abbiamo scritto “La rabbia non ti basta” è stata magica, piena di amore, tenerezza e intimità: sensazioni giuste per trattare il tema delicato di cui si parla».
C’è un artista con cui le piacerebbe collaborare come co-autrice?
«Venendo dal mondo cantautorale/indie pop, per me sarebbe un sogno scrivere in una sessione con Calcutta, ma anche moltissimi altri artisti italiani».
Progetti attuali e progetti futuri?
«Non ci penso più di tanto, mi vivo la cosa lasciandomi trasportare un po’ da ciò che succede vivendomi tutto molto serenamente. Se le cose devono succedere, succederanno. Ho smesso di avere aspettative troppo serrate e vivere solo in funzione dei grandi eventi per scandire il tempo. Mi sono promessa che per il mio progetto autorale avrei preso le cose molto più spontaneamente, impegnandomi però al massimo».