Il Tirreno

Villa Massoni, il restyling non può aspettare

Villa Massoni, il restyling non può aspettare

La speranza dei comitati che si sono occupati della dimora è che l’inchiesta possa accelerare i tempi

20 giugno 2015
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MASSA. La speranza di chi in questi anni ha lottato per il recupero di villa Massoni è che il sequestro della dimora disposto dal procuratore Aldo Giubilaro, che ha aperto un fascicolo per danneggiamento al patrimonio storico e crollo di costruzioni, dia una scossa alla vicenda. E che soprattutto faccia suonare la sveglia ai piani altri della Sovrintendenza di Lucca, che ha il ruolo di supervisore di un eventuale progetto di restyling. Sempre che qualcuno trovi i solti - svariati milioni di euro - per far tornare all’antico splendore quelle mura e quelle terrazze che hanno fatto la storia di Massa.

Anni fa era stato un comitato che rappresentava la società civile massese a raccogliere le firme per non lasciare cadere nell’oblio la villa. Quelli di Villa Massoni ieri, oggi. E domani? avevano raccolto 2.500 firme per chiedere di fare qualcosa per recuperare il monumento storico. era il 2007 ma da allora nulla è stato fatto, come dimostra il degrado che è andato via via aumentando. Tra gli esponenti del comitato l’avvocato Dino Del Giudice che ha a cuore la villa: «Del sequestro nulla so, quello che ci preme è il recupero della dimora. Ma è una partita che devono giocare la proprietà e la sovrintendenza».

Servono milioni di euro e in questo momento non si sa dove trovarli. I proprietari, Mario Alberto Casonato e Piero Alessandro Casonato, indagati dalla procura, non riescono a fare fronte a una spesa davvero enorme. la Sovrintendenza potrebbe trovarli, ma serve la volontà, c’è un fondo per la cultura che lo Stato accantona dalle tasse sui giochi. L’inchiesta potrebbe dare una spinta in questo senso, fare in modo che villa Massoni non cada a pezzi. Lo Stato potrebbe anche intervenire in maniera coattiva, anticipare le spese e poi rivalersi sulla proprietà e in caso di risposta negativa dei Casonato mettere all’asta il bene (sarebbe la terza volta per la villa). ma è una strada che rischia di essere tortuosa, a causa della montagna di ricorsi che verrebbero presentati. Che fare allora? La procura nei prossimi giorni comincerà a mettere a punto una strategia per impedire lo scempio di un pezzo di storia di Massa e d’Italia.

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