Il Tirreno

Bancarella sport, vince il comico Giovanni Storti

Bancarella sport, vince il comico Giovanni Storti

Pontremoli, il suo libro «Mi fanno vincere le botte di mamma» ha conquistato la giuria del premio

21 luglio 2014
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PONTREMOLI

«Meno male che ho vinto, almeno mia mamma non si può più lamentare che faccio solo il buffone. Ora può dire che ha un figlio letterato».

Non poteva che accoglierla così, Giovanni Storti (il “Giovanni”, del celebre trio comico con Aldo e Giacomo), con grande ironia e con la simpatia che tutti gli conosco, la vittoria del 51.o Bancarella Sport, per il suo libro “Corro perché mia mamma mi picchia” (ed. Mondadori) realizzato con Franz Rossi che con Giacomo condivide la passione per la corsa e per la voglia di capatultarsi in giro per il mondo alla ricerca di nuove maratone e di nuove sfide podistiche.

E l’ironia è stata uno dei punti chiave di lettura della serata, come ha ricordato il sindaco Lucia Baracchini nei saluti finali, con i finalisti del Premio che hanno saputo raccontare con il sorriso le varie storie narrate nei sei libri vincitori del Premio Selezione, assieme ai valori sociali ed educativi dello Sport. E ben aveva preannunciato il prof. Giuseppe Benelli, presidente della fondazione “Città del Libro” e deus ex machina del Bancarella, che quest’anno la giuria composta dai librai si sarebbe trovata in seria difficoltà nel decretare il vincitore vista la qualità elevata della sestina finale.

Infatti in appena otto voti sono racchiusi tutti e sei libri, una distanza che abitualmente sancisce lo spazio tra il primo e il secondo classificato. Invece quest’anno lo spoglio delle schede evidenziava un singolarissimo caso: a metà dello scrutinio ancora tutti e sei libri potevano ambire alla vittoria e solo all’ultima scheda si è saputo con certezza il nome del vincitore di questa edizione del Bancarella Sport.

Infatti dietro al libro di Storti e Rossi che ha ottenuto 17 preferenze, si è posizionato Eraldo Pecci con “Il toro non può perdere” (Rizzoli) con 15 voti, un ex aequo sul gradino più basso del podio con 12 preferenze si trovano infatti “Fino all’ultimo round” (Limina) di Giacobbe Fragomeni con Valentino Esposito e “L’ora del Fausto” (Ediciclo Editore)di Mauro Colombo. In quinta posizione con 11 voti “L’isola che non c’è” (Libreria Sportiva Eraclea) di Nino Benvenuti e Mauro Grimaldi e infine “Altre stelle uruguayane” (Rubbettino Editore)di Stefano Martelli con nove preferenze.

Ma prima dello spoglio dei voti si è tenuto il consueto salotto, condotto dall’ormai storico conduttore del Bancarella Sport, Paolo Liguori, coadiuvato da Paolo Francia. Un salotto in cui i finalisti hanno raccontato la genesi e le motivazioni dei loro libri, tra questi personaggi storici dello sport italiano due campione del pugilato come Nino Benvenuti e Valerio Esposti e un fuoriclasse del calcio come Eraldo Pecci. Durante i saluti iniziali, Benelli ha voluto ricordare la figura di Gino Bartali, di cui quest’anno ricorre il centenario della nascita, «un campione di rara umanità e disponibilità. Questa edizione del Premio ci sembra giusto dedicarla a lui».

Riccardo Sordi

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