Lucchese, cosa (non) succede in società? Il calcio giocato ora è l’ultimo dei problemi
L’amministratore delegato a caccia di imprenditori, aziende e fondi
LUCCA. Da una parte la squadra – portata avanti non senza difficoltà dal tandem Gorgone-Ferrarese, con la gara in casa della Ternana programmata per domenica 17 novembre alle 15 – dall’altra la dirigenza (o quel che resta) che sta cercando di disimpegnarsi e trovare imprenditori in Italia, all’estero (oltre Oceano), fondi o società disposte ad accollarsi in toto o in parte le spese sportive che restano da oggi alla fine della stagione.
La situazione societaria
Anche gli sponsor (esempio Fosber) hanno abbandonato la Lucchese e visti i problemi di salute che affliggono il presidente Andrea Bulgarella (a cui auguriamo il meglio) e il disinteresse verso il calcio del gruppo alberghiero che fa capo all’imprenditore trapanese, è logico che l’amministratore delegato (e non solo lui) sta intavolando una serie di trattative che, a oggi, non sono andate a buon fine e si sono limitate al momento a «lettere d’intenti». Ma di soldi versati neanche l’ombra. E nel frattempo ci sono dei pagamenti (affitti della sede, alloggi dei calciatori) ancora da effettuare o anticipati di tasca da esponenti della parte sportiva. Non è semplice, visti i chiari di luna e la crisi perenne del calcio e non solo, trovare persone fisiche o giuridiche disposte a versare un “acconto consistente” oppure accreditare, mediante bonifico, somme di denaro sul conto rossonero per entrare a far parte di una squadra di Serie C di media- bassa classifica come la Lucchese – i cui bilanci sono tutt’altro che floridi – e poi dover investire altro denaro per rinforzare la squadra. Eppure l’attuale proprietà rossonera non è sprovvista di liquidità, ma per incapacità, incompetenza o mancata volontà, è indebitata anche a giudicare da alcuni decreti ingiuntivi (per la verità in corso di risoluzione o già risolti) giunti sino in tribunale.
Miraggio Stadio
E anche sullo stadio è tutto fermo. Il Gruppo Bulgarella non ha presentato alcun progetto, ma anche «Aurora Immobiliare», ricorsa al Tar per l’annullamento della delibera che dichiara la decadenza della manifestazione di interesse presentata nel 2021 per la realizzazione del nuovo Porta Elisa, non pare avere quella forza economica che aveva fatto intuire visto che i lavori di costruzione dello stadio Pinto di Caserta, commissionato alla stessa società, sono ancora al palo perché l’amministrazione è in attesa che il concessionario presenti il progetto esecutivo in virtù delle prescrizioni fornite dal Comitato sulla pubblica sicurezza. A monte però fare ci sia un problema di soldi sfumata la possibilità di finanziamento del fondo 10 stadi promesse dal Governo. Della serie: bambole non c’è un euro.
I precedenti
In 60 anni cinque le sfide in campionato con la bilancia che pende a favore della Ternana che in casa ha vinto quattro volte. Nell’ultimo precedente – che risale al 2011 – i rossoneri s’imposero per 1-0 al Liberati. Ma a fine stagione la società finì in tribunale e il club, con la denominazione Lucca 2011, ripartì dall’Eccellenza.