Il Tirreno

LUCCA. La partita dura 38 minuti. Il tempo necessario per il Pescara – di gran lunga la squadra più forte vista al Porta Elisa e che aspira legittimamente alla serie B – di esercitare un dominio continuo e costante lasciando alla Lucchese due occasioni: una su punizione da 25 metri di Saporiti – l’unico tra i rossoneri ad avere qualche idea in campo – che termina di poco fuori dai pali difesi dall’inoperoso Plizzari e qualche minuto dopo con lo stesso trequartista che rimette al centro una paglia tagliata e invitante con un paio di compagni che arrivano in ritardo all’appuntamento con il gol. Per il resto è un monologo biancazzurro con il Pescara in vantaggio dopo 41 secondi – un piccolo record anche questo – con Merola che a centro area colpisce il palo con la sfera che carambola su un ginocchio di Palmisani e si deposita in rete. Ed è ancora Merola al 32’ a rendere “ufficiale” il dominio biancazzurro con un calcio di rigore che mette definitivamente in discesa la partita, con un fallo del portiere Palmisani in  uscita su Tonin.

Il Pescara continua a dominare e al 38’ Tonin regala il 0-3 ai tifosi ospiti siglando un rigore concesso dall’arbitro per un fallo subito dallo stesso Tonin, alla sua prima rete con la maglia del Pescara.

Nel secondo tempo il copione non cambia, anche se la Lucchese si aggrappa alla partita con la forza di chi non vuole mai mollare. Al 75’ arriva così il gol di Magnaghi che però diventa la classica rete della bandiera, dato che la partita non cambia il suo andamento.