Lucca, in consiglio il (quasi) addio a Geal: ma il Comune incasserà 14 milioni
A spiegare l’iter per l’ingresso in Gaia il presidente di Lucca Holding Porciani
LUCCA. «Inutile pensare che Lucca possa ancora vivere di vita propria. Facciamo spiritualmente già parte di Gaia». Arriva dopo poco più di un’ora di interventi, da parte di consiglieri comunali e regionali e cittadini, sul tema della gestione del sistema idrico integrato in città, la fine di trenta anni di Geal. E a pronunciarla è il presidente di Lucca Holding Marco Porciani che con estrema chiarezza mette in fila i prossimi passaggi: avvio e chiusura di una due diligence con Gaia entro maggio, successivi incontri per stabilire la partecipazione di Lucca in Gaia, liquidazione da parte di Gaia delle quote spettanti al socio pubblico (il Comune tramite Lucca Holding) e il privato (Acea). E in questo percorso, sottolinea Porciani, un ruolo cruciale lo giocherà la definizione di tre temi chiave: personale, tariffe e piano degli investimenti. «Ma con Gaia lavoreremo bene» conclude. «Per Lucca la liquidazione si tradurrà in circa 14 milioni di euro» precisa il presidente che poi di dice ottimista in merito al ruolo e al “peso” della città nella nuova società: «Ci saranno incontri per stabilire la partecipazione di Lucca in Gaia – prosegue Porciani – e i parametri generalmente accettati sono due: il numero di abitanti, e i 90mila Lucca pesano, il secondo è il denaro che verrà messo in Gaia». Sul quanto il ragionamento è ancora aperto e andrà di pari passo con le valutazioni da farsi per le tariffe. Che, con gli investimenti, sono il secondo pensiero di Porciani. Il primo va ai lavoratori. E su questo fronte parole rassicuranti sono arrivate dal presidente di Gaia, anche lui intervenuto in aula: «Lavoreremo per l’integrazione del personale nella sua interezza, personale che nel contesto più grande di Gaia avrà opportunità di crescita professionale» dice Vincenzo Colle. Che poi aggiunge: «Siamo fin d’ora a disposizione per integrare il piano degli investimenti con le esigenze di Lucca». E non manca di sottolineare l’aspetto economico che sta a cuore ai cittadini: «Per Lucca è possibile stabilire un bacino tariffario dedicato».
Porciani e Colle di fatto chiudono mesi di intenso dibattito e rispondono a quella esigenza di fare chiarezza sul futuro arrivata, prima di tutto, dai cittadini, a cominciare da quello dell’Oltreserchio che attendono da troppi anni gli investimenti promessi.
Ma in consiglio comunale lo scontro politico non si ferma. Massimiliano Baldini, consigliere regionale della Lega è tornato sulla bocciatura della proposta di proroga della concessione a Geal: «La palese dimostrazione che il Partito Democratico di Lucca non ha alcun peso in Consiglio Regionale, interamente succube del PD fiorentino» afferma. Unica esponente Pd in Regione a sostenere la richiesta di proroga era stata la lucchese Valentina Mercanti, che ieri in aula si è rivolta al sindaco Mario Pardini: «Sarebbe auspicabile che fosse il Comune di Lucca a guidare: da cittadina, prima ancora che da consigliere regionale, non è accettabile la mancanza di rispetto istituzionale che altri sindaci del territorio hanno dimostrato nei confronti del sindaco di Lucca permettendosi di rivolgersi direttamente ai cittadini lucchesi». Preoccupato per il passaggio a Gaia della gestione dei servizi il consigliere regionale Vittorio Fantozzi, capogruppo di Fratelli d’Italia in considerazione della situazione patrimoniale di Gaia «e, di conseguenza, sul futuro di cittadini e imprese che si troveranno in un contesto di tariffe più elevate anche del 34% e di un servizio che presumibilmente peggiorerà a causa degli investimenti sul territorio che fatalmente caleranno».
Focalizzato sul tema degli investimenti, invece, l’intervento dei gruppi di opposizione in consiglio comunale: «Serve chiarezza sugli investimenti per la rete fognaria e sulla gestione del servizio idrico» affermano presentando un ordine del giorno e evidenziando come lo «slancio infrastrutturale» di Geal «negli ultimi due anni e mezzo, nonostante le reiterate richieste arrivate della cittadinanza e delle opposizioni, non si sono registrati nuovi investimenti». A fronte di ciò le opposizioni chiedono «che a partire dalla prossima variazione del piano triennale delle opere pubbliche vengano stanziate annualmente risorse adeguate per il completamento della rete fognaria nelle frazioni periferiche, con particolare priorità per l’Oltreserchio». l
V.L.
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