Il Tirreno

Lucca

Il caso

Lucca, dirigente scolastica no-vax: sospesa perché non volle vaccinarsi. Il tribunale le dà torto

di Pietro Barghigiani

	Un vaccino contro il Covid
Un vaccino contro il Covid

Legittima la sospensione di tre mesi dopo il rifiuto del vaccino

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LUCCA- È stata legittima la sospensione dal lavoro disposta nei confronti di una dirigente scolastica di un istituto comprensivo della Media Valle che al tempo del Covid non volle vaccinarsi. Lo ha stabilito il Tribunale respingendo il ricorso contro il ministero dell’Istruzione della professoressa che dal 23 dicembre 2021 al 31 marzo 2022 venne messa a casa dal Provveditorato agli Studi (ora Ufficio scolastico provinciale). La docente no-vax contestava forma e principio della normativa d’emergenza adottata al tempo della pandemia.

Nella richiesta al giudice del lavoro, la dirigente chiedeva non solo la dichiarazione di illegittimità dell’atto con cui era stata sospesa, ma anche gli emolumenti non percepiti. Entrambe le istanze sono state respinte.

«Risulta oltremodo irragionevole la scelta del datore di lavoro di sospendere la lavoratrice, dato che la ricorrente avrebbe potuto proseguire il proprio lavoro evitando qualsiasi contatto mediante forme di lavoro da remoto, autorizzando lo smart working» era una delle tesi della docente.

Per il giudice le disposizioni assunte dal legislatore «al fine di prevenire la diffusione del virus, limitandone la circolazione, non può ritenersi irragionevole né sproporzionata, alla luce della situazione epidemiologica e delle risultanze scientifiche disponibili (anche sulla sicurezza dei vaccini, per come forniti dalle autorità scientifico-sanitarie, nazionali e sovranazionali)».

E ancora: «Il rischio remoto, non eliminabile, che si possano verificare eventi avversi anche gravi sulla salute del singolo, non rende di per sé costituzionalmente illegittima la previsione di un trattamento sanitario obbligatorio, ma costituisce semmai titolo all’indennizzo, dovendosi ritenere leciti i trattamenti sanitari, e tra questi le vaccinazioni obbligatorie, che, al fine di tutelare la salute collettiva, possano comportare il rischio di conseguenze indesiderate, pregiudizievoli oltre il limite del normalmente tollerabile».

Per la dirigente scolastica restano gli oltre tre mesi di sospensione senza stipendio. Soldi che il Tribunale ha sentenziato come non dovuti .
 

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