Il Tirreno

Lucca

Settimana corta alle superiori, partono il Vallisneri e il Civitali

Settimana corta alle superiori, partono il Vallisneri e il Civitali<br type="_moz" />

Dal prossimo anno lezioni dal lunedì al venerdì, sabato tutti a casa

03 dicembre 2024
3 MINUTI DI LETTURA





LUCCA. Scuola, settimana corta: dal prossimo anno cominciano anche il Vallisneri e il Civitali.

Se ne parla da tempo e le prime a introdurla sono state le scuole elementari e medie, che già da qualche anno adottano questo sistema: studenti in classe dal lunedì al venerdì, sabato a casa. Le ore di lezione distribuite su cinque giorni anziché su sei, con l’uscita che slitta di un’ora, nella maggior parte dei casi dalle 13 alle 14. Evidentemente con buoni risultati, visto che a Lucca ormai lo fanno tutti. Mancavano giusto gli istituti superiori, che dal prossimo anno cominceranno ad adeguarsi. Ad annunciarlo è stata venerdì scorso la preside del Vallisneri Maria Rosaria Mencacci, che durante l’open day ha dato la notizia: «Sarà una sperimentazione per l’anno scolastico 25/26 – spiega – l’argomento è divisivo e anche nella nostra scuola i pareri erano discordanti. Alla fine, il consiglio di istituto ha deciso che vale la pena avviare una sperimentazione per testare questo modello organizzativo: concluso l’anno valuteremo se confermare la settimana corta o tornare al vecchio sistema. Le motivazioni che ci hanno portato a fare questa scelta sono molteplici. Bisogna considerare, che ormai i ragazzi che arrivano dalle medie sono abituati ad avere il sabato libero e in tutte le grandi città, a partire da Firenze, è questo il modello che va per la maggiore. C’è anche una questione di sostenibilità ambientale: con la scuola aperta cinque giorni anziché sei, si riducono gli spostamenti e il consumo di risorse. Certo, tutto questo richiede una riorganizzazione degli orari didattici, e abbiamo stabilito alcuni criteri. Ad esempio, nessuna materia potrà avere più del 30% delle lezioni in quinta o sesta ora. Dal punto di vista organizzativo, però, sarà più semplice: i docenti avranno il sabato libero e saranno presenti dal lunedì al venerdì. Come detto, è una sperimentazione per il 2025/26; al termine tireremo le somme e decideremo il futuro».

Il liceo Vallisneri, che conta 1.400 iscritti, non sarà l’unica scuola superiore ad adottare la settimana corta. Sulla stessa strada c’è il professionale Civitali: «Abbiamo preso questa decisione analizzando i dati sulle assenze e considerando gli impegni sportivi e personali che molti studenti hanno il sabato – spiega la dirigente Emiliana Pucci –. A nostro avviso, è un modello organizzativo efficace, che ci permette di sfruttare al meglio le “curvature”, ovvero i percorsi di orientamento specifici che arricchiscono il curriculum scolastico».

La preside Pucci è già abituata a questo modello grazie all’esperienza maturata all’istituto Paladini. «Al tecnico lo applichiamo già da qualche anno, ma per necessità: mancano spazi e aule, dato che la sede storica di via San Nicolao è inagibile dal 2018. Da allora, gli studenti fanno lezione in container o in altre strutture a Campo di Marte, e le classi, a rotazione, restano a casa un giorno a settimana. Quando torneremo a San Nicolao? Questo non dipende da me».

Quando la situazione la tornerà alla normalità, tuttavia, sarà pronta e ben rodata per continuare con la settimana corta. Al momento, il nuovo modello non riguarderà il liceo classico Machiavelli. «Non ci sono state richieste in tal senso da parte degli studenti – conclude Pucci –. Non escludo che possa accadere in futuro».

© RIPRODUZIONE RISERVATA
 

Primo piano
Economia

La Toscana dell’auto tra crisi e rinascita: su cosa si punta per il futuro e perché "l'Arno Valley" può essere centrale

di Giuseppe Boi
Sportello legale