Il San Luca è Covid free dimesso l’ultimo paziente Terapia intensiva libera
LUCCA
Martedì 1° luglio 2020 sarà una data da ricordare per il personale della Terapia intensiva di Lucca. Da ieri il reparto intensivo dedicato ai pazienti affetti da Coronavirus è ufficialmente chiuso. Riaprirà dopo un’attenta opera di sanificazione come Rianimazione no-Covid.
Si resterà comunque pronti ad eventuali nuovi ricoveri Covid, inizialmente in due camere isolate presenti all’interno della struttura, nel caso di ripresa, non auspicabile ma possibile, dei contagi. Già a fine maggio era stata chiusa la “bolla” Covid dedicata ai pazienti affetti da Coronavirus ma che non necessitavano di rianimazione, mentre la Terapia intensiva del “San Luca” era stata divisa in due parti: una per i ricoverati Covid e l'altra per i No Covid.
Adesso all’interno dell’ospedale lucchese si vive un altro momento importante, che conclude un periodo complesso iniziato nei primi giorni di marzo, con i primi accessi di pazienti affetti da Coronavirus. Da quel momento all’interno dell’ospedale sono stati gestiti oltre 200 pazienti Covid.
«L’ospedale di Lucca - ribadisce la direttrice sanitaria del San Luca e coordinatrice della rete ospedaliera Michela Maielli – è stato tra quelli più interessati dall’emergenza Coronavirus ma, grazie a un grande lavoro di squadra di vari settori e professionisti, dell’ospedale e del territorio, le nostre cure hanno funzionato ed abbiamo fornito una risposta adeguata alle necessità dei cittadini. Fondamentale in tutti questi mesi l’attività svolta dagli operatori del Pronto soccorso, che hanno valutato tutti i casi sospetti, effettuato le diagnosi del caso, stabilizzato i pazienti e definito il livello di intensità di cure necessario. Nella Terapia intensiva, che da oggi diventa No Covid, sono passati i pazienti più gravi ed è stato fatto un grande lavoro da parte di tutti gli operatori. Per fronteggiare l'emergenza sanitaria abbiamo più che raddoppiato i posti letto, destinandoli ai malati di Covid, ma abbiamo continuato a garantire le cure necessarie anche agli altri pazienti critici».
«Il notevole miglioramento della gestione terapeutica dei malati ha portato ad un progressivo e costante aumento delle guarigioni ed il comportamento corretto della cittadinanza lucchese durante il lockdown ha permesso di ridurre il numero dei positivi e la pressione sull'ospedale. Al San Luca siamo passati dal non avere nessun posto Covid a essere capaci di accogliere contemporaneamente, nel periodo di picco, oltre 100 pazienti positivi». —