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Livorno, quelle lacrime d’amore: Filippo Tani, portiere-tifoso, che gioca sempre con una t-shirt speciale

di Alessandro Lazzerini

	A sinistra il pianto di Filippo Tani
A sinistra il pianto di Filippo Tani

Il pianto a Ghivizzano ha colpito un po’ tutti. Sotto la maglia porta sempre la t-shirt in ricordo di un amico

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LIVORNO. “Non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore. Un giocatore lo vedi dal coraggio, dall’altruismo e dalla fantasia”. Parafrasando il capolavoro di Francesco De Gregori, stavolta il destinatario non è Nino, ma Filippo. Non c’è nessun calcio di rigore da tirare, ma un’uscita calcolando male il rimbalzo sul terreno e il gol avversario. Al coraggio e alla fantasia possiamo aggiungere l’appartenenza e l’amore per la maglia amaranto. É da lì che arrivano le lacrime di Filippo Tani, classe 2005, che a fine partita, a Ghivizzano, si è lasciato andare in un pianto misto tra rabbia e liberazione.

Probabilmente “Pippo” non si è perdonato quella sbavatura sul secondo gol di Gori, anche se poi è stato lui stesso a salvare un passivo ulteriormente più pesante con un paio di grandi parate nella ripresa e una l’aveva già compiuta anche nel primo tempo. Negli occhi di tutti i livornesi è rimasto il post partita, con “Chico” Dionisi che si è fiondato consolare il giovane estremo difensore. “Il vecchio – o meglio l’esperto – e il bambino” suggerirebbe un altro capolavoro, stavolta di Guccini. Il veterano, il leader che ne ha passate tante e sa cosa serve in quei momenti. Parole certamente di scossa quelle del bomber amaranto, della serie: “si sbaglia tutti. Mettiti l’errore alle spalle e riparti”.

E così farà di sicuro “Pippo”, dopo aver cantato l’inno in lacrime sotto al settore, abbracciato dagli altri livornesi Arcuri e Bacciardi. Dopo i suoi compagni di squadra ci ha pensato il popolo livornese. Domenica sera sui social sono apparsi decine e decine di commenti a sostegno di Tani. Perché un errore può starci e i tanti interventi decisivi che ha fatto in questo campionato fanno pendere la bilancia dalla parte giusta. Ma soprattutto perché in ruolo in cui abbiamo avuto gente come Pinsoglio (se qualcuno lo ricorda) che magari sbagliava (anche in contesti decisamente più pesanti) e del Livorno gliene fregava meno di zero, tutta la vita scegliamo Pippo Tani. Bimbo cresciuto nei settori giovanili di Livorno, dove giocava addirittura anche da centrocampista, poi con l’amaranto in Curva Nord insieme agli amici.

Da tifoso a giocatore-tifoso, che appena può vola sotto il settore per esultare e cantare i cori insieme alla curva. Sotto la maglia porta sempre la t-shirt in ricordo dell’amico Lorenzo “Pippi” Filippi, scomparso tragicamente in un incidente stradale nell’estate del 2023. Gioie e dolori, quelli di Pippo, di un ragazzo cresciuto in questa città. Di un bimbo di Livorno. E la gente amaranto lo ha capito subito. “Ma tra gli altri superbo tu vai”, ci suggerisce l’inno. Baldo e fiero, Pippo. Baldo e fiero. 

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