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Calcio: Serie D

Livorno, c’è un bomber all’orizzonte: perché Simone Rossetti può essere la svolta amaranto

di Daniele Marzi
Simone Rossetti
Simone Rossetti

Il Livorno ha trovato il “9” che cercava: gol, assist e tanto lavoro. «C’ho sempre creduto e sento che è il mio anno: merito del gioco della squadra»

15 ottobre 2024
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LIVORNO. Dai margini del progetto tecnico a protagonista assoluto. La parabola di Simone Rossetti nei primi mesi della nuova stagione ha avuto un’impennata pazzesca. Pari alla sua crescita, sul campo e nell’economia del gioco della squadra di Paolo Indiani. Contro il Grosseto ha spaccato in due la partita, segnando la doppietta che ha dato il via alla rimonta. Nel match di domenica contro l’Ostia Mare – cliente tutt’altro che docile – non ha segnato, ma ha sfoderato una partita clamorosa. Di gran lunga la miglior prestazione da quando veste la maglia del Livorno condita da un assist, un palo, due salvataggi sulla linea e tanto tanto possesso. Insomma, l’attaccante che serviva, alla fine, il Livorno lo aveva già in casa.ù

Il passato

Arrivato in punta di piedi a fine gennaio scorso, fortemente voluto dall’ex tecnico Fabio Fossati per aumentare il peso specifico di un attacco anemico, il centravanti, bolognese di Castel San Pietro Terme, ci ha impiegato un po’ per ritagliarsi uno spazio in amaranto. Qualche errore pesante sotto porta, e due gol (contro Real Forte Querceta e Pianese), non rappresentavano uno score irresistibile, anche se per un terzo della sua stagione è stato ai box per un fastidioso infortunio. Tanto che lo staff era indeciso se confermarlo. La continuità è sempre stata un po’ il cruccio di Rossetti, che ha vissuto finora una carriera da autentico girovago. Ha giocato a nord, centro, sud e isole. Senza trovare mai quell’oasi felice che, per l’impegno e l’applicazione che ha sempre messo in campo, avrebbe meritato. Segnare è tutto per un centravanti e forse, come lui stesso ha ammesso, i numeri non sempre lo hanno supportato: «Il mio curriculum non parla benissimo di me. Non sono mai stato un attaccante da grandi numeri, ma conosco il mio valore e sono contento di poterlo mettere a disposizione di questa squadra». Un percorso però non certo scarso, per un attaccante di 27 anni e quindi nel pieno della maturazione. Rossetti in carriera ha segnato 24 gol in Serie C, spalmati con le maglie di Novara, Renate, Modena e Imolese. In terza serie ha anche due brevi esperienze con Taranto e Matelica. In Serie D, il centravanti emiliano ha segnato finora 13 gol (12 col Mezzolara e uno col Castiadas), che sommati ai 5 (che speriamo possano come minimo raddoppiare) con il Livorno salgono a 18. In questi anni hanno vestito la gloriosa maglia amaranto attaccanti ben meno prolifici…

Il presente

La gara contro l’Ostia Mare è stata memorabile, forse più di quella col Grosseto: «Da quando sono a Livorno ho sempre avuto un solo obiettivo. Dare il massimo per questa squadra ed aiutarla a tornare prima possibile nei professionisti. Ci tengo veramente tantissimo e ogni domenica in campo cerco sempre di dimostrarlo. Mi sento bene e spero di continuare così». Rossetti spende parole dolci anche per i compagni di squadra e per il tecnico: «Il nostro modo di giocare mi aiuta molto, mi trovo molto bene. Ma è stato importantissimo anche aver fatto il ritiro con la squadra, cosa che l’anno scorso non avevo potuto fare». E proprio Paolo Indiani, che all’inizio non era totalmente convinto della riconferma di Rossetti, lo ha elogiato pubblicamente dopo la gara di domenica, evidenziando con piacere la standing ovation che lo stadio ha tributato all’attaccante quando è uscito. Un segnale importantissimo, che va oltre il campo e che denota un clima sereno e costruttivo nello spogliatoio. Fattore determinante che in passato è venuto meno più volte. «Anche quando le cose non andavano bene – confida l’ex centravanti del Novara – sono sempre rimasto concentrato su quello che dovevo fare. L’obiettivo nella mia testa è sempre stato molto chiaro». Domenica 12 ottobre, risultando determinante anche in copertura, con due salvataggi sulla linea (specie il primo, quando ha perfino strappato la rete) da difensore navigato.

L’orizzonte

«Adesso – ha proseguito Rossetti - sto decisamente meglio rispetto all’anno scorso. Quando sono arrivato a Livorno erano diversi mesi che ero fermo. Sono stato gettato subito nella mischia e ne ho un po’ risentito fisicamente. Quest’anno è tutto diverso. Mi sento bene e spero di continuare così a lungo. In cuor mio sapevo di poter fare bene con questa squadra. Abbiamo grandi valori tecnici molto elevati. Sto cercando di mettere i miei punti forti a disposizione della squadra e del mister. E poi spero di segnare qualche gol in più». Il derby di domenica a Siena rappresenta un’occasione importantissima per provare a scrivere un nuovo capitolo della storia recente del Livorno: «Ci arriviamo nel migliore dei modi. Abbiamo allungato la striscia positiva e raggiunto i bianconeri al primo posto. Sarà un match importante, come lo saranno gli altri 26 che lo seguiranno. La strada è lunga e faticosa. Sicuramente andiamo sempre in campo per vincere e lo faremo anche a Siena».

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