Livorno, Luca morto a 23 anni: la dinamica dello schianto e le indagini
Scontro in zona Boccale tra l’auto di Luca Coccorullo e un furgone frigo. Inutili i tentativi di rianimazione fatti sul posto e al pronto soccorso
LIVORNO. Lo schianto contro il furgone e l’auto che viene sbalzata contro il guard rail. Poi, ecco i volontari della Misericordia di Antignano. Si trovano a passare di lì col mezzo della protezione civile ed estraggono il guidatore per poi praticargli il massaggio cardiaco. Dopodiché, ecco anche l’ambulanza col defibrillatore. Luca Coccorullo, livornese di 23 anni, viene trasportato d’urgenza al pronto soccorso ma, purtroppo, per lui non c’è niente da fare. Arriva in viale Gramsci in arresto cardiaco, senza mai riprendere conoscenza. E il medico di turno non può fare altro che constatarne il decesso.
Lo schianto
È successo tutto ieri mattina, sabato 14 marzo. Erano circa le 8, 30 quando, al Boccale, l’auto bianca guidata da Coccorullo si è scontrata con il furgone frigo della ditta Zanotti per poi finire contro il guard rail al lato. I primi a intervenire sono stati i volontari della Misericordia di Antignano, che si sono trovati lì per caso col mezzo della protezione civile durante un turno di controllo per l’allerta meteo arancione emanata il giorno prima. I volontari hanno estratto il ragazzo dall’auto e hanno iniziato a praticargli il massaggio cardiaco.
Speranza e dolore
Nel frattempo è stato dato l’allarme e la centrale operativa del 118, ricevuta la segnalazione dai colleghi fiorentini del numero unico di emergenza 112, ha inviato in zona l’ambulanza della Misericordia di Montenero con l’infermiere, quella della Misericordia di Antignano e quella della Pubblica Assistenza di Rosignano. I volontari di Montenero hanno subito utilizzato il defibrillatore per poi trasportare il giovane al pronto soccorso dell’ospedale di Livorno, dove nel frattempo era stata attivata la shock room, vista la gravità delle condizioni in cui versava il giovane livornese. Il 23enne, però, non ha mai ripreso conoscenza. È entrato all’ospedale in arresto cardiaco ed è morto lì poco dopo.
I rilievi
Di ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente si occupa la polizia municipale di Livorno, che è intervenuta al Boccale con le pattuglie incaricate di effettuare i rilievi. E sul Romito è stata inviata anche una squadra dei vigili del fuoco del comando di Livorno, che ha provveduto a mettere in sicurezza mezzi e carreggiata.
La dinamica
Secondo una prima ricostruzione sembra che l’auto guidata da Coccorullo – che stava viaggiando da Quercianella in direzione della città – arrivata nelle vicinanze di una curva abbia, per motivi ancora in corso d’accertamento, invaso l’altra corsia proprio nel momento in cui stava passando il furgone, che viaggiava in direzione opposta, cioè verso sud. Dalle foto dei mezzi coinvolti nell’incidente, comunque, si nota che il muso del furgone è particolarmente danneggiato mentre l’auto è stata colpita sulla fiancata destra prima di finire contro il guard rail a protezione della carreggiata lato mare.
Le indagini
Ed è sulla posizione e sullo stato dei mezzi, oltre che su alcune testimonianze, che si basano gli accertamenti portati avanti della polizia municipale. I vigili dopo l’incidente hanno informato il sostituto procuratore di turno in Procura a Livorno ed entrambi i veicoli sono stati sequestrati per essere sottoposti a ulteriori esami. Una volta conclusi i rilievi sul Romito, dunque, l’auto e il furgone sono stati recuperati dal carro attrezzi e portati nel deposito indicato. La salma di Coccorullo, d’altra parte, è stata subito liberata, consegnata ai familiari e destinata alla camera mortuaria dell’ospedale di Livorno, in viale Alfieri, in attesa che i parenti organizzino l’ultimo saluto.