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Livorno, sciopero mobilitazione di genitori e bambini davanti al Comune contro la scuola che si allaga ogni volta che piove

Livorno, sciopero mobilitazione di genitori e bambini davanti al Comune contro la scuola che si allaga ogni volta che piove

La rabbia e la frustrazione delle famiglie delle Micheli-Lamarmora: «Ora basta. La scuola deve chiudere fino a che le criticità non saranno risolte»

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LIVORNO.  «Ora basta. La scuola deve chiudere fino a che le criticità non saranno risolte». È il mantra dei genitori degli alunni delle Micheli Lamarmora. Trecento studenti tra elementari e infanzia che ancora una volta sono a confrontarsi con una struttura nuova, modulare inaugurata a settembre nel parco delle Mura Lorenesi (soluzione temporanea in attesa che sia pronta e ristrutturata la sede di piazza XI Maggio) che fa acqua ogni volta che piove. Nonostante lavori e interventi anche recentissimi. 
Lo sciopero-mobilitazione

Lo sciopero-mobilitazione davanti al Comune è un dato di fatto. Sono lì davanti a protestare. Famiglie e genitori. «Il 28 di febbraio siamo arrivati a fare uno sciopero come genitori per sensibilizzare la collettività su questa situazione che va avanti da mesi. Ora basta, questi moduli vanno chiusi». Il grido di Andrea Paolini è quello che accomuna tutti i genitori.  «Questi moduli non sono idonei, servono strutture dignitose, alternative a quelli. Siamo frustrati, arrabbiati, non possiamo più leggere dichiarazione dove si dice che facciamo allarmismo. Anche i genitori sono cittadini».  Cosa chiedono? «Chiusura con individuazione struttura alternativa, dignitosa e sicura - e si legge - Nonostante le promesse e i “lavori” eseguiti ci troviamo nuovamente con i bambini nell’acqua. Dopo la pioggia dell’altra notte la scuola materna è stata chiusa perché inagibile causa nuove infiltrazioni d’acqua in ben 3 aule su 4: la scuola primaria non se la passa troppo meglio, anche li’ 3 aule sono state dichiarate inagibili, così come la palestra».

E ancora: «A questo punto la misura è colma, non è più tollerabile alcuna scusa o giustificazione, men che meno banalizzazioni del problema. Pretendiamo una scuola degna di questo nome che non ci costringa a controllare sempre le previsioni meteo, che restituisca dignita’ ai bambini ed al personale dipendente che restituisca ai genitori la serenità».

Il sindaco invita tutti in consiglio comunale

Bambini e genitori, con un’adesione allo sciopero intorno al 95% (dato che arriva dal calcolo effettuato dai rappresentanti dei genitori)vengono invitati a entrare in Comune dal sindaco Luca Salvetti e dalla sua vice Libera Camici. Studenti e famiglie vengono accolto nella sala del consiglio comunale e i piccoli si siedono ai banchi del consiglio. Per un confronto. A parlare sono, appunto, sindaco e vice.

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