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Porto di Livorno, Msc accelera ancora sulla Darsena Europa

di Giulio Corsi

	Il terminal container di Msc a Valencia
Il terminal container di Msc a Valencia

Inviata la manifestazione d’interesse prevista dal codice appalti. È il passo preliminare all’istanza di concessione del terminal

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LIVORNO. Msc accelera sulla Darsena Europa. Il colosso italo-svizzero, insieme ai due partner livornesi, Gruppo Neri e Terminal Lorenzini, ha presentato la manifestazione d’interesse come previsto dal comma 2 dell’articolo 193 del codice degli appalti, secondo cui “ai fini della presentazione di una proposta, un operatore economico può presentare all’ente concedente una preliminare manifestazione di interesse, corredata dalla richiesta di informazioni e dati necessari per la predisposizione della proposta. L’ente concedente comunica all’operatore economico la sussistenza di un interesse pubblico preliminare all’elaborazione della proposta; in tale ipotesi, i dati e le informazioni richiesti sono trasmessi all’operatore economico e sono resi disponibili a tutti gli interessati tramite pubblicazione nella sezione Amministrazione trasparente del proprio sito istituzionale”.

Di fatto si tratta del passo preliminare all’istanza di concessione, vale a dire alla richiesta di poter costruire e gestire il nuovo maxi terminal contenitori da parte delle tre imprese.

La Pec

La Pec è arrivata la scorsa settimana a palazzo Rosciano, sul tavolo di Luciano Guerrieri, nella doppia veste di presidente dell’Autorità di Sistema portuale e commissario di Darsena Europa, del segretario generale dell’Adps Matteo Paroli e del dirigente responsabile del demanio Fabrizio Marilli. Oggi lo stesso Guerrieri riunirà gli uffici per comunicare la novità, valutare lo stato dell’arte e predisporre una risposta precisa da fornire in tempi rapidi se non rapidissimi, in primis perché la documentazione di fatto è già pronta, e poi perché è chiaro che diventa fondamentale correre e tentare di velocizzare la realizzazione di un’opera che cambierà il volto del porto di Livorno, con benefici enormi anche per gli operatori che non fanno container.

«In una settimana, massimo due – spiega il commissario al Tirreno – forniremo tutte le informazioni richieste che pubblicheremo come prevede la legge sul nostro sito, a disposizione di tutti gli operatori che fossero interessati».

Msc vuole Livorno

«Siamo contenti di questo ulteriore passo – commenta Guerrieri -, perché rafforza ulteriormente il giudizio positivo sull’opera».

In meno di due mesi la Darsena Europa si è trasformata da progetto sulla carta fondamentale per il futuro del porto di Livorno a investimento dal grande appeal internazionale. Lo dimostra la velocità con cui Msc si è mossa: il 7 gennaio annunciando ufficialmente il proprio interesse e dichiarando di voler approfondire il progetto; il 20 gennaio con una lettera di Gianluigi Aponte al sindaco Luca Salvetti in cui il grande armatore raccontava il legame storico della sua compagnia di navigazione con la nostra città iniziato nel 1970 e confermava la volontà di lavorare per l’incremento dei volumi in modo da coprire la capacità disponibile della Darsena Europa con l’intento di portare Livorno tra i principali porti del Mediterraneo; il 28 gennaio inviando a Livorno per il primo incontro informale con i vertici dell’Authority, Paolo Maccarini, il direttore dell’area Mediterraneo di Til, la Terminal Investment Limited, costola del colosso italo-svizzero che gestisce gli oltre 70 terminal di Msc sparsi in 31 paesi del mondo; infine il 27 febbraio inviando la Pec con la manifestazione d’interesse vera e propria, passaggio preliminare, seppur non obbligato, all’istanza di concessione in project financing per la costruzione e la gestione del maxi terminal.

Ma se questi sono stati i passaggi degli ultimi due mesi sul fronte della nuova piattaforma, non può sfuggire il “dirottamento” avvenuto proprio nei giorni scorsi dei traffici container di Msc da Spezia a Livorno nella rotta col sud degli Stati Uniti e il Golfo del Messico, decisione nata per l’indisponibilità causa lavori di una banchina ligure, ma che è stata letta come un’ulteriore attenzione verso il nostro porto, che ne beneficerà sia col terminal Lorenzini che con il concorrente Tdt. Insomma la sensazione sempre più forte degli operatori è che Msc voglia fare di Livorno una delle sue principali basi nel Mediterraneo sul fronte merci, oltreché passeggeri.

Project financing

A questo punto cosa succederà? Ipotizzando che entro metà marzo Msc, Neri e Lorenzini ricevano la documentazione, potranno poi procedere all’istanza di concessione, probabilmente già prima di Pasqua.

Nel frattempo l’Authority continuerà a lavorare al bando di gara, che sarà pubblicato nel caso – ora molto improbabile – che non arrivi la richiesta da parte delle tre imprese portuali, che invece a loro volta sembrano sempre più intenzionate a correre, in modo da poter ottenere la concessione, iniziare i lavori e magari anche utilizzare in caso dell’apertura a lotti auspicata dal viceministro Rixi. 
 

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