PharmaValley, finisce in Tribunale il progetto del maxi-polo logistico
Presentata una richiesta di risarcimento per il mancato rispetto degli accordi
LIVORNO. Non è mai decollato e, alla fine, il progetto di realizzazione del maxi-polo della logistica farmaceutica è finito in Tribunale. Con una richiesta danni al Tribunale di Firenze presentata da BCube, azienda piemontese a cui era stata affidata la gestione della logistica, nei confronti delle cinque società farmaceutiche – tra le quali la pisana Abiogen, oltre ad Aboca, Eli Lilly, Galenica Senese e Molteni – che negli anni scorsi avevano avviato l’innovativo progetto che avrebbe dovuto trasformare un’area di oltre 125mila metri quadrati nella zona di Guasticce in uno dei principali hub italiani per la movimentazione e lo smistamento dei farmaci con un investimento da oltre 70 milioni di euro.
BCube ha presentato una richiesta di risarcimento danni per violazione degli accordi pre-contrattuali imputando alle aziende proponenti il fallimento del progetto.
Dopo il progressivo ridimensionamento dei volumi di merci da trattare, lo scorso anno il passo indietro di Eli Lilly, multinazionale del farmaco che avrebbe dovuto garantire almeno la metà delle merci da movimentare nell’hub, ha posto un punto interrogativo sul progetto, sostanzialmente sfumato nonostante il tentativo delle altre aziende di tenerlo vivo con un nuovo assetto economico-finanziario. Un nuovo equilibrio per cercare di salvare il piano che vedeva anche la partecipazione di Regione Toscana, Toscana Aeroporti e Interporto toscano Amerigo Vespucci.
Un investimento da oltre 70 milioni di euro per realizzare, nelle intenzioni, un hub capace di servire tutto il centro Italia, con flussi di merci in uscita, tra i principali Paesi esteri, verso Germania, Francia, Stati Uniti e Spagna. Ma non solo. Perché la base logistica avrebbe dovuto dare nuovo impulso anche all’economia livornese e pisana, con un giro d’affari calcolato in oltre quaranta milioni di euro l’anno, generando nell’immediato cento nuove assunzioni e, in prospettiva, oltre 1.200 nuove posizioni lavorative tra dirette e indirette, oltre ad uno sviluppo significativo del traffico merci da e per l’aeroporto pisano con almeno uno-due voli a settimana. Lo strappo si è verificato lo scorso marzo durante un tavolo regionale, convocato per fare il punto sul progetto avviato nel 2018 con la firma di un protocollo d’intesa tra tutti i soggetti coinvolti e iniziato a concretizzarsi due anni dopo quando la rete di multinazionali ha aggiudicato, tramite l’advisor Kpmg, le attività di trasporto a Dhl e Maersk, gruppi attivi nei servizi di trasporto via terra, mare e cielo, e le attività di deposito a Bcube, uno dei principali operatori nazionali della logistica. Lo stesso che, adesso, chiede alle aziende farmaceutiche di risarcire il danno provocato dal mancato rispetto degli accordi.
Un progetto che, secondo quanto emerso, le società farmaceutiche vorrebbero portare avanti con una revisione delle merci da movimentare, ma mantenendo le basi di un piano che punta a rivoluzionare il settore.
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