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Sos furti

Livorno, sfondano l'emporio cinese e scappano con i soldi e le bottiglie di vino

di Stefano Taglione
La vetrata staccata dopo lo sfondamento
La vetrata staccata dopo lo sfondamento

Il colpo da "Dajiamai", lungo l'Aurelia a Stagno. Parla il titolare Ye Fei: «Pensavano di trovare chissà cosa, ma non c'era molto. Ci vorrebbero più controlli da parte delle forze dell'ordine»

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COLLESALVETTI. Prima con alcuni arnesi, poi a calci, hanno sfondato l’ingresso principale dell’emporio cinese “Dajiamai” lungo l’Aurelia, a Stagno, rubando fra i 300 e i 400 euro di fondo cassa e due bottiglie di vino che il titolare del negozio, l’imprenditore Ye Fei, aveva messo da parte per regalare in occasione del Natale.

Ancora un furto nella frazione colligiana: è avvenuto attorno alle 23,40 di domenica 22 dicembre, con l’immediato intervento di un equipaggio della Squadra volante dell’ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico della polizia di Stato, che ha effettuato un primo sopralluogo nell’attività commerciale e visionato le immagini delle telecamere che si trovavano nelle vicinanze e inquadravano la scena. Ad agire, secondo una prima ricostruzione, due persone: avrebbero raggiunto il grosso piazzale, dove c’è anche una sala scommesse, su un’auto, per poi darsi alla fuga sulla stessa macchina probabilmente in direzione sud, verso lo svincolo della Fi-Pi-Li, visto che a nord Anas ha chiuso il ponte dello Scolmatore che consente, da Stagno, da raggiungere direttamente Pisa attraverso l’Aurelia.

Non più tardi di due settimane fa, nella stessa frazione, con un’auto alcune persone avevano sfondato il supermercato Conad, portando via la cassa con all’interno tutti i soldi. Stavolta, la vetrata, l’hanno invece divelta a calci. Ieri mattina, non a caso, era stata smontata e appoggiata al capannone che ospita il negozio. «Purtroppo, quando si avvicina il Natale – spiega il titolare dell’attività, il cinese Ye Fei – i furti diventano più frequenti, è già accaduto in passato, forse perché pensano di trovare chissà quanti soldi all’interno, ma non è affatto così. Queste persone mi hanno fatto un regalo veramente sgradito, se così possiamo chiamarlo». Secondo Fei, lungo il tratto stagnino dell’Aurelia, «ci vorrebbero senz’altro più controlli, anche perché ultimamente non hanno rubato solamente da me». 

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