Livorno-Calambrone a pedali: lavori in corso alla ciclabile a San Marco. Tempi e costi dell'intervento
Il tracciato di collegamento con La Guglia costa 350mila euro, l’altro oltre un milione
LIVORNO. Un mese per raggiungere piazza Ferrucci. E un altro anno per completare il tracciato fino al Calambrone. Poi anche questo tratto di pista ciclabile sarà completato, nell’ottica della ciclovia Tirrenica. Ecco, dunque, che abbiamo fatto un viaggio per verificare a che punto sono i lavori del tracciato per bici che costeggia le mura Lorenesi (nella foto) dall’interno di piazza San Marco e che permetterà, dalla Bastia, di arrivare dritti fino a piazza Ferrucci, zona meglio conosciuta come La Guglia. Un percorso di collegamento fra i tratti urbani della ciclovia Tirrenica, questo, che si ricongiungerà con quello di via delle Cateratte/via del Testaio per arrivare a Calambrone e che, già aggiudicato, entro fine anno vedrà l’affidamento della direzione lavori.
Il costo
Il progetto vale, per la sezione cittadina passata ieri in rassegna, 350mila euro mentre l’altro ha il valore di un milione e mezzo. In gran parte è tutto finanziato con i fondi del piano nazionale della sicurezza stradale che il ministero di competenza ha girato alla Regione. La parte mancante è invece garantita dal Comune con proventi derivati dalle multe per infrazioni al codice della strada. Ma andiamo per ordine.
A che punto siamo
Subito dietro la porta di piazza San Marco ci si imbatte nella rete metallica da cantiere che interdice il passaggio di un tempo. L’area è circoscritta anche sul lato lungo, lasciando comunque accessibile ai residenti e ai cittadini che portano al guinzaglio il loro cane per una passeggiata, la lingua di prato che costeggia la strada. Appare visibile già il cambiamento dove prima c’era un viottolo sterrato fin proprio ai piedi delle bozze dell’antica cinta. Dopo piogge abbondanti, impossibile era non sporcarsi. Entriamo nel cantiere in compagnia di Elga Pellegrini, progettista, e dell’assessora alla Mobilità Urbana Giovanna Cepparello. La parte lungo il muro, tranne una striscia lasciata a nuda terra per assorbire l’acqua, sarà quella ciclabile a doppio senso. L’altra, invece, sarà dedicata ai pedoni. In lontananza, d’altra parte, si scorge un piccolo escavatore e alcuni operai di Edinfra che stanno lavorando. Occorrerà ancora circa un mese per raggiungere il cancellino di piazza Ferrucci e poter, a quel punto, apprezzare tutto il percorso nella sua uniformità.
Gli altri tratti
Dalla Guglia, il varco dove un tempo c’era la struttura del Dazio, si potrà così proseguire verso il tragitto realizzato, con un appalto di un paio d’anni fa, sul viale Ippolito Nievo e che pian piano formerà un corpo unico che porterà fino alla zona balneare della città al confine con la provincia di Pisa guardando verso nord, e in via del Littorale, zona Antignano, fino al campeggio Miramare volgendo lo sguardo verso sud.
Il parco
Una stesa di blocchetti in cemento colorati autobloccanti di tipo “veleia” che ben si integrano con le mura e che si raccordano con il piccolo tratto in stile pavé già esistente. Un modo per spostarsi internamente da San Marco verso l’Aurelia e viceversa, viaggiando in piena sicurezza, in mezzo anche agli alberi e protetti dalle isterie del traffico. Importante il dialogo con il consiglio di zona per la gestione ottimale dell’area. «Ci siamo confrontati – dice Cepparello – per capire se tenere sempre tutto aperto, oppure se fosse meglio lasciare aperto il cancellino alla Guglia e chiudere dopo una certa ora la sera. Ha prevalso il pensiero di chiudere. Diciamo che nel periodo invernale si potrà transitare a piedi o in bici fino non oltre le 20, spostando magari l’orario di un’ora, un’ora e mezzo in estate. Siamo dentro un parco pubblico e nelle ore notturne, condivido l’idea di molti residenti, questa sia la soluzione migliore. Indicando un percorso alternativo sicuro, da fare di notte».
Verso il Calambrone
E per finire, anche la ciclabile verso Calambrone, dopo tanta attesa, è prossima a partire. Ci vorrà un annetto per portarla a compimento. Alcuni tratti passano sotto la Fi-Pi-Li e rappresenta una sfida. «Chi specialmente ha una bici a pedalata assistita – riprende Cepparello – e vive nei quartieri nord di Livorno, in un quarto d’ora arriva a Tirrenia senza problemi di traffico e di parcheggio». l
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