Il delitto
Prato, un’intera squadra di calcio finisce sotto processo per razzismo: insulti e botte contro il giocatore senegalese – Chi sono gli accusati
I componenti di una formazione di calcio a 7 sono accusati di lesioni personali aggravate dall’odio razziale nei confronti di un giocatore avversario
PRATO. Un’intera squadra di calcio a 7 è sotto processo con l’accusa di lesioni personali aggravate dall’odio razziale nei confronti di un giocatore di origini senegalesi. E’ un procedimento che si riferisce a fatti avvenuti il 30 maggio 2017, cioè otto anni fa, e che ancora non vede la fine. All’ultima udienza il giudice ha rinviato a maggio, ma nemmeno quella sarà l’udienza conclusiva.
La denuncia e gli insulti razzisti
A innescare il processo è stata la denuncia sporta dal giocatore senegalese nei confronti della squadra avversaria, i cui componenti secondo il suo racconto lo avrebbero pesantemente offeso e poi picchiato al termine dell’incontro che si disputò nel maggio di otto anni fa.
«Ti spacco la testa nera e vuota che hai e ti rimando in Africa a mangiare le banane». «Negro di merda, impara a parlare l’italiano prima di parlarmi». Queste due delle frasi che secondo la denuncia sarebbero state rivolte al giocatore senegalese.
Le persone accusate
Ne dovranno rispondere tra gli altri Francesco Vernaglia, Giacomo Bindini, Giovanni De Franco, Paolo Lanti, Tommaso Abeti, Alessandro Abeti e Andrea Brini, che negano di averle pronunciate.
Calci e pugni dopo le ingiurie
L’accusa di lesioni aggravate riguarda invece quello che sarebbe accaduto dopo queste presunte frasi razziste, cioè l’aggressione di cui il giocatore senegalese sostiene di essere stato vittima, con calci, pugni e lancio di sedie e cestini nei suoi confronti. Uscito dal campetto, andò a farsi medicare al pronto soccorso e fu giudicato guaribile in sei giorni.